Welfare

Global Forum di Napoli, interviene Amnesty

"E’ interesse delle stesse forze dell’ordine fare chiarezza su cosa è successo a Napoli e sugli abusi che sono eventualmente stati commessi dai propri agenti”

di Redazione

?E? importante che la magistratura svolga un?indagine approfondita per accertare i fatti e condannare gli eventuali responsabili, nel pieno rispetto di tutte le garanzie previste per gli imputati? ha dichiarato Marco Bertotto, presidente della Sezione Italiana di Amnesty International. ?Non può esistere alcun diritto di impunità per quei pubblici ufficiali che si fossero macchiati di maltrattamenti a danno di manifestanti e inermi cittadini. E? interesse delle stesse forze dell?ordine fare chiarezza su cosa è successo a Napoli e sugli abusi che sono eventualmente stati commessi dai propri agenti?. Già il 28 aprile 2001 Amnesty International scrisse all?allora Ministro dell?Interno Bianco chiedendo l?istituzione di una commissione di inchiesta indipendente per indagare in modo esauriente ed imparziale le tattiche e la condotta delle forze dell?ordine durante la manifestazione svoltasi il 17 marzo: in quella occasione, infatti, la protesta degenerò in violenti scontri tra alcuni gruppi di dimostranti e le forze dell?ordine, provocando feriti da entrambe le parti e danni alle cose. Tuttavia, al tempo stesso, numerosi rapporti di fonti diverse, tra cui racconti di vittime e testimoni e prove fotografiche, misero in luce un preoccupante quadro di diffusi abusi e violazioni degli standard internazionali sui diritti umani ad opera di agenti della Polizia di Stato, dei Carabinieri e della Guardia di Finanza ai danni di dimostranti, anche non violenti, e altre persone. La risposta ricevuta il 5 giugno dal Ministro Bianco si rivelò insoddisfacente: il ministro infatti comunicò di aver ordinato l?avvio di un?indagine amministrativa interna sul presunto impiego sproporzionato della forza o su ogni altro inadeguato spiegamento di forze e aggiunse che, in merito a casi individuali di violazioni dei diritti umani, le autorità giudiziarie avrebbero indagato allorché fossero state sporte singole denunce alla magistratura o i casi fossero emersi altrimenti. Secondo Amnesty International l?ambito di inchiesta indicato dal ministro si rivelava insufficiente e non forniva risposta adeguata alla richiesta di un?indagine approfondita condotta da una commissione composta da persone di riconosciuta indipendenza e probità. In seguito, sia prima che dopo lo svolgimento del summit dei G8, svoltosi a Genova nel mese di luglio, l?organizzazione ha più volte rinnovato al nuovo Governo in carica le proprie preoccupazioni in merito al comportamento delle forze dell?ordine e la richiesta di istituzione di una commissione d?inchiesta indipendente. Amnesty International è consapevole della difficoltà di mantenere l?ordine pubblico durante i summit, soprattutto se certe fazioni sono determinate a scatenare la violenza. Analogamente, l?organizzazione riconosce che è dovere delle autorità garantire l?incolumità e la sicurezza sia dei partecipanti ai summit, sia dei manifestanti pacifici e dei residenti. Amnesty International non legittima o giustifica l?uso della violenza contro la Polizia o la proprietà, né si oppone all?impiego legale di una ragionevole forza da parte degli organi preposti al mantenimento dell?ordine pubblico. Tuttavia, al tempo stesso, ritiene che esso vada mantenuto nel pieno rispetto degli standard internazionali sui diritti umani e salvaguardando i diritti delle persone.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA