Salute

Gli Usa si ritirano dall’Oms: una battuta d’arresto per la sicurezza sanitaria

«Una mossa che mina decenni di traguardi in termini di salute e sicurezza sanitaria globale e che lascia gli Stati Uniti, l'Africa e il mondo più vulnerabili alle malattie infettive e alle minacce alla salute pubblica», denuncia Githinji Gitahi, direttore globale di Amref Health Africa

di Redazione

«Il Presidente Donald Trump, nel suo primo giorno di mandato, ha firmato un ordine esecutivo che ritira gli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms): una mossa che mina decenni di traguardi in termini di salute e sicurezza sanitaria globale e che lascia gli Stati Uniti, l’Africa e il mondo più vulnerabili alle malattie infettive e alle minacce alla salute pubblica», dichiara Githinji Gitahi, direttore globale di Amref Health Africa – principale organizzazione sanitaria africana.

«L’Oms, attraverso l’Oms Africa, insieme all’Africa Cdc (Africa Centres for Disease Control and Prevention)», continua Gitahi, «svolge un ruolo fondamentale per la salute pubblica in Africa, fornendo assistenza tecnica per la sorveglianza, il controllo e la risposta alle malattie e il rafforzamento dei sistemi sanitari, oltre a rafforzare le capacità di base per il Regolamento Sanitario Internazionale. Il ritiro degli Stati Uniti crea un deficit di bilancio di oltre 1,2 miliardi di dollari rispetto al bilancio annuale dell’Oms, che ammonta a circa 5 miliardi di dollari. Se non compensato da maggiori contributi da parte di altri Paesi e filantropi, questo deficit minaccia di indebolire la nostra sicurezza sanitaria globale, in particolare quella derivante dai sistemi sanitari più fragili, soprattutto in Africa. I Governi africani, già in difficoltà per l’indebitamento, faticherebbero a colmare questa lacuna, consegnandoci un mondo più fragile e insicuro per tutti, anche per effetto dell’intensificarsi delle epidemie dovute ai cambiamenti climatici e alle sfide umano-ambientali. Esortiamo l’amministrazione statunitense a riconsiderare la sua decisione e a impegnarsi con l’Oms per proteggere la salute e il benessere di milioni di persone in Africa e nel mondo. La cooperazione globale è essenziale per un futuro più sicuro e più sano».

Amref Health Africa sta lavorando alla sesta Conferenza Internazionale dell’Agenda della Salue africana (https://ahaic.org/), che si terrà in Ruanda, dal 2 al 5 marzo. Tra i principali partner ci saranno l’Oms-Africa, l’Unione Africana e il Ministero della Salute del Ruanda.

Guglielmo Micucci, direttore di Amref Italia, che sarà presente a questo evento, aggiunge: «Ora, come mai prima, questo appuntamento diventa fondamentale, per la salute dell’Africa, del mondo e per ribadire che nessun arretramento può essere condiviso. Confermiamo la nostra assoluta contrarietà a questo provvedimento dell’appena insediato Presidente degli Stati Uniti, che taglierebbe le gambe al rafforzamento delle risposte in salute, in Africa e nel mondo. Possiamo lavorare a riformare l’Oms, ma non possiamo indebolirla, metterla in discussione. Come organizzazione ha saputo coordinare una parte della risposta alla grave pandemia da Covid. E, come quella crisi ci ha mostrato, non possiamo assolutamente arretrare, perché si gioca e si giocherà proprio lì, sulla salute, il futuro del mondo».

AP Photo/Ben Curtis/LaPresse

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