Volontariato

Gli Usa minacciano gli “stati canaglia”

Gli stati canaglia che sviluppano armi di distruzione di massa rischiano gravi conseguenze. Lo dice il sottosegretario di Stato Usa per il controllo delle armi di distruzione di massa

di Paolo Manzo

I cinque ”stati canaglia” che perseguono lo sviluppo di armi di distruzione di massa rischiano gravi conseguenze compreso il sequestro del materiale illecito. Lo ha dichiarato John Bolton, sottosegretario di Stato per il controllo delle armi di distruzione di massa, riferendosi esplicitamente a Iran, Corea del Nord, Siria, Libia e Cuba. Tali Paesi, ”la cui ricerca di armi di distruzione di massa li rende ostili agli interessi americani, impareranno che i loro programmi segreti non sfuggiranno all’individuazione e che comporteranno conseguenze”, ha detto Bolton in un discorso a Washington all’Istituto di Analisi di politica estera della Fletcher school. ”Cercheremo soluzioni diplomatiche, la’ dove saranno possibili – ha detto Bolton – ma gli Stati Uniti e i loro alleati sono anche pronti ad usare tecniche piu’ forti, come la proibizione e il sequestro di materiale illecito. Se gli Stati canaglia non vogliono seguire la logica delle norme della non proliferazione, devono prepararsi ad affronatre la logica delle conseguenze avverse”, ”La lezione dell’Iraq e’ che gli Stati Uniti sono determinati a perseguire gli Stati che cercano di avere programmi per sviluppare armi di distruzione di massa”, ha proseguito Bolton rispondendo a domande dell’uditorio. ”Tutto e’ nelle mani degli Stati in questione… sono loro che possono decidere di non perseguire le armi nucleari” -ha detto Bolton, aggiungendo che tutti e cinque gli Stati non solo cercano di ottenere armi proibite, ma da anni appaiono sulla lista dei paesi sponsor del terrorismo stilata dal dipartimento di Stato americano.


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