Non profit
Gli Usa insistono per l’embargo totale alla vendita di armi
Barack Obama spinge con la Cina per introdurre forti restrizioni nei confronti di Teheran
La Cina, che importa il 40 per cento del suo fabbisogno di greggio dall’Iran, ha più volte ribadito la sua opposizione all’inserimento di restrizioni agli investimenti nel settore dell’energia. Ma l’incontro fra Hu Jiantao e Barack Obama lunedì sera, con l’impegno del presidente americano a fare in modo che il flusso di petrolio diretto alla Cina venga assicurato da altri fornitori, in particolare dai Paesi del Golfo, qualora Teheran dovesse interromperlo per rappresaglia, ha sbloccato la trattativa e ora Pechino ha iniziato a offrire il suo contributo per modificare il testo.
Nell’incontro che gli inviati dei Paesi negoziatori avevano avuto al Palazzo di Vetro la scorsa settimana, la Cina si era limitata a ribadire la sua posizione contraria a nuove risoluzioni, così come la Russia, che in quell’occasione, una sessione di lavoro durata tre ore, aveva espresso la sua opposizione all’introduzione di un embargo totale alla vendita di armi.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.