Non profit
Gli spot dei giovani contro l’azzardo
Trecento ragazzi degli istituti superiori della Lombardia hanno chiesto di poter lavorare sul tema dell'azzardo di massa. Hanno realizzato decine di contro-spot, che decostruiscono le retoriche e scompongono l'immaginario perverso alimentato dalla pubblicità dell'azzardo. Domani, alle ore 11, cento di questi ragazzi ci danno appuntamento alla Casa del Giovane di Pavia. Non possiamo mancare
di Marco Dotti
L'imperativo è "fare". Più di trecento ragazzi della Lombardia hanno chiesto ai propri insegnanti, che li stavano sensibilizzando sul tema dell'azzardo e del rischio, di poter mettere in pratica quello che stavano imparando.
Ne è nato un vero e proprio laboratorio spontaneo, diffuso, che ha dato vita a qualche centinaio di spot pubblicitari contro l'azzardo. Questo proprio mentre loro, i ragazzi, sono sempre più "target" di campagne mirate da parte delle lobbies, che necessitano di un reclutamento infinito.
Così, domani, alle ore 11, presso la Casa del Giovane di Pavia, in via Lomonaco 43, verranno presentati 15 di questi spot, alla presenza di un centinaio di ragazzi e dei loro insegnanti.
Fare, però, non significa "fare tanto per fare". Fare, insegnava Hannah Arendt, è il verbo chiave di ogni comunità. Fare è il verbo che radica, là dove "azzardo" è il sostantivo che sradica.
I ragazzi hanno "fatto", interrogandosi e interrogandoci. Alcuni spot li potete guardarequi ► sul canale youtube del movimento No Slot.
Osserva Simone Feder, della Casa del Giovane e del movimento No Slot, anima di questa mobilitazione dal basso: «è stata un’esperienza ricca e significativa, dove i ragazzi hanno espresso le proprie preoccupazioni, con impegno e creatività, coinvolgendo non solo la scuola, ma anche il territorio, famiglie, i gestori di locali… mettendo le basi per creare una cultura diversa, una cultura no slot».
Domani, alle 11, siete tutti invitati alla Casa del Giovane di Pavia.
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