Non profit

Gli scout denunciano il boss

A Vittoria in provincia di Ragusa un gruppo dell'Agesci era stato minacciato da un noto pregiudicato della zona

di Martino Pillitteri

Via dal mio terreno o vi farò vedere la fine dei vostri giorni, parola di boss. A Gaetano D’Agosto, 49 anni, pregiudicato, figlio del presunto capomafia del clan “mammasantissima”, Francesco Lagosta,  la festa degli scout di Vittoria proprio non è andata giù. E così il 16 maggio scorso ha preso a male parole e minacciato i lupetti e le coccinelle della sezioni AGESCI (Associazione Guide e Scout Cattolici Italiani) Vittoria I. “Colpevoli” di festeggiare la cerimonia di consegna ufficiale da parte del Comune del fondo agricolo con annesso caseggiato di contrada Carnazza. Un terreno che era stato confiscato proprio alla famiglia del capobanda Francesco, scomparso qualche anno fa.  

Per il figlio Gaetano, quelle erano semplici intimidazioni. Per la procura di Ragusa chiamata in causa dalla denuncia proprio degli scout si è trattato invece di un caso d’estorsione.

D’Agosta secondo gli inquirenti oltre a intimidire i neo proprietari a non tornare più nell’immobile, ha infatti bloccato la strada di accesso e annunciato rappresaglie. La squadra mobile di Ragusa lo ha prelevato nella sua casa di Vittoria, dove si trovava in libertà vigilata.  

 

Qui sotto la dichiarazione ufficiale dei presidenti del Comitato Nazionale Agesci

“Desideriamo esprimere la nostra piena solidarietà al gruppo Agesci del Vittoria 1 per l’intimidazione ricevuta. Al gruppo, operante in città da cinquant’anni, è stato affidato in gestione un immobile confiscato alla mafia sito in contrada Carnazza, in seguito a deliberazione della Giunta municipale. Tutta l’associazione si ritiene orgogliosa di questo progetto e delle persone che vi lavorano e ribadisce che la legalità è uno tra i nostri più alti e importanti valori. Per chi, come noi, lavora al servizio dei ragazzi, delle loro famiglie e quindi del futuro del nostro paese, è un impegno importante restituire alla pubblica utilità e far diventare luogo di crescita e di esperienza di valori positivi il patrimonio costruito sulla violenza e sul sopruso. Siamo grati del segnale forte di fiducia ricevuto dalle istituzioni che ci conferma nel nostro impegno nell’educazione dei ragazzi, specialmente contro le condotte mafiose e contro ogni forma di criminalità”

I presidenti del Comitato Nazionale Agesci

In foto: il gruppo Agesci di Vittoria

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