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Gli scienziati? Per i giovani sono condizionati dalle multinazionali

Il sondaggio è stato svolto tra i visitatori del Festival della scienza

di Gabriella Meroni

Lo scienziato e’ intelligente, curioso ed esploratore, ma condizionato dalle multinazionali: questo il risultato di una ricerca sull’immaginario scientifico dei giovani, fatta da Demoskopea, durante il Festival della scienza.

Su 202 ragazzi, dai 14 ai 18 anni, che hanno preso parte a qualche evento della seconda edizione del Festival della scienza che si conclude oggi a Genova, la maggior parte (oltre il 60%) ritiene lo scienziato ”intelligente, curioso ed esploratore”, ma condizionato (63,9% degli intervistati) dalle multinazionali, dal potere economico e quello politico. Il 20% pensa che si faccia influenzare anche dall’opinione pubblica, pochissimo invece da religione ed etica (8,5%).

”E’ un primo passo – ha detto il direttore del Festival, Vittorio Bo – Si tratta di una prima rilevazione fra i giovani dai 16 ai 18 anni, presenti al Festival dal 28 ottobre al 2 novembre, insomma nella primissima parte del festival. Ne e’ emerso un pubblico gia’ confidente – ha proseguito – che conosce il Festival. L’unico rammarico e’ di non essere riusciti a fare dei sondaggi anche sugli universitari”. Il campione ha rilevato cosi’ le opinioni di giovani residenti per lo piu’ nel Nord e qualcuno nel centro Italia, tra i quali oltre il 60% frequenta il Liceo scientifico e che vivono in famiglie benestanti (il capofamiglia ha una professione medio-alta).

Alla domanda che cos’e’ la scienza, il 51% dei giovani ha risposto fisica, il 49% biologia e il 42% chimica. Tra le icone della scienza, ricordano Rita Levi Montalcini (39%), Margherita Hack (14,4), ma il 29% non ha risposto. Infine il 90% pensa che sia importante insegnare le scienze nelle scuole.

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