Welfare
Gli operatori dei servizi alla persona chiedono un ruolo maggiore
I professionisti operanti nel sistema giustizia per la persona, le relazioni familiari e i minorenni, hanno steso un documento che sarà presentato dal Guardasigilli Andrea Orlando al Consiglio dei Ministri che proprio oggi si occuperà di Riforma della Giustizia.
di Anna Spena
![](https://www.vita.it/wp-content/uploads/2023/07/5cf039be-3d24-479c-a148-b9b6263931f7_large.jpg.jpeg)
Il testo, di cui più sotto gli elementi principali, è stato sottoscritto da: Presidente Silvana Mordeglia e ad alcuni Consiglieri nazionali CNOAS, Stefania Starace, Componente della Giunta esecutiva centrale dell’Associazione Nazionale Magistrati; Maria de Luzenberger, Componente del Consiglio direttivo dell’Associazione Italiana Magistrati per i Minorenni e per la Famiglia; l’Ufficio dell’Autorità Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza; Luisella Fanni, Presidente dell’AIAF – Associazione italiana Avvocati per la famiglia e i minori; Maria Giovanna Ruo, Presidente di CamMiNo – Camera Nazionale Avvocati famiglia e minorenni e Gilda Panico, Segretario nazionale aggiunto del SUNAS – Sindacato Unitario Nazionale Assistenti Sociali.
I rappresentanti degli organismi presenti, nel valutare positivamente l’interesse del Governo alla giustizia civile per la persona, le relazioni familiari e i minorenni, hanno condiviso la necessità di un organo che concentri le competenze giurisdizionali con le seguenti caratteristiche:
‐ esclusività delle funzioni: competenza esclusiva sulla materia minorile, della tutela delle persone e delle relazioni familiari;
‐ specializzazione di tutti i soggetti che partecipano all’iter processuale;
‐ prossimità per assicurare l’accessibilità all’utenza e una relazione funzionale tra servizi alla persona, utenza, magistratura e avvocatura.
Relativamente alla partecipazione di esperti – fermo restando la declinazione espressa nei documenti degli organismi partecipanti – si converge sui seguenti principi: 1. rigorosità dei criteri di selezione e di quelli di incompatibilità; 2. formazione permanente multidisciplinare.
Il documento segnala l’urgenza e la rilevanza, anche ai fini del giusto processo, di disciplinare l’apporto dei servizi alla persona rispetto alle attività processuali ed extra-processuali, in particolare per quanto concerne l’esecuzione dei provvedimenti.
Il Gruppo segnala altresì la necessità che alla riforma della giustizia si affianchi la riforma, altrettanto necessaria, del Titolo V della Costituzione, al fine di creare un sistema di garanzia, di effettività e di esigibilità dei diritti, nel pieno rispetto del principio di uguaglianza.
Il Gruppo di lavoro continuerà a confrontarsi per offrire il proprio apporto condiviso alla riforma del sistema giustizia nella ferma convinzione che gli operatori impegnati in prima linea possano dare un contributo costruttivo.