Famiglia
Gli occhi del non-profit sulle presidenziali USA
Dal nostro corrispondente negli Stati Uniti, Bernardo Parrella
USA – Per la prima volta le elezioni presidenziali USA verranno monitorate da esperti internazionali. Questa l’iniziativa annunciata dal movimento pacifista cattolico Pax Christi in una conferenza stampa tenutasi l’8 marzo nell’edificio che ospita la Corte Suprema della Florida, a Tallahassee.
Il direttore esecutivo di Pax Christi USA, Dave Robinson, ha spiegato che obiettivo del monitoraggio è “assicurarsi che ogni voto e ogni votante venga effettivamente contato.” Da tempo Pax Christi USA è impegnata in analoghe iniziative nei paesi in via di sviluppo, onde assistere e validare la scelta del proprio futuro soprattutto per quanti sono ai margini della società o poco considerati dalle istituzioni. Si tratta cioè di fare in modo che nessuno venga escluso in quest’essenziale momento del processo democratico, dai meno abbienti ai disabili alle minoranze etniche.
E l’equivoca esperienza verificatasi in tal senso in Florida nel 2000 impone l’estensione di un tale impegno anche agli Stati Uniti. Lo ha ribadito lo stesso Dave Robinson, intervenendo poi alla trasmissione radio “Democracy Now!”, del circuito Pacifica Network: “Porteremo gli occhi del mondo ai seggi elettorali. Potremo così assicurare non soltanto che la gente esprima un voto che venga contato elettronicamente, ma, come abbiamo visto nel 2000, che possano farlo anche coloro che ne sono stati impediti per altri, sciocchi motivi – mancanza d’accesso per persone con problemi fisici, scarsa comprensione delle istruzioni in inglese per chi parla altre lingue e così via.” Ecco perché alle elezioni presidenziali del due novembre alcuni rappresentanti internazionali di Pax Christi saranno presenti davanti ai seggi elettorali delle quattro maggiori contee del Sunshine State (Broward, Miami-Dade, Palm Beach, Duval). Rilanciata rapidamente dalle maggiori agenzie-stampa, la notizia è stata accolta con criticismo da Jeb Bush, governatore della Florida e fratello dell’attuale presidente.
Definendo il progetto di Pax Christi USA “uno sforzo organizzato per cercare di gettare dubbi sul nostro sistema elettorale,” il governatore ha aggiunto che ciò rientra in “un qualche piano motivato politicamente per spaventare la gente facendogli credere che in qualche modo il loro voto non verrà contato.” In risposta, Dave Robinson ha ribattuto che l’iniziativa mira soltanto ad “assicurare l’integrità del processo elettorale,” mentre Carol Ann Breyer, coordinatore per Pax Christi Florida, ha incalzato: “Speravamo molto che il Governatore Bush accogliesse con favore il monitoraggio delle elezioni. Questa è un’ottima opportunità per dimostrare che gli errori del passato sono stati corretti e che questo grande stato è capace di gestire un’elezione corretta e trasparente.”
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