Politica

Gli italiani chiedono più impegno contro la povertà

I risultati di un’indagine commissionata alla società demoscopica Millward Brown dal CINI – Coordinamento Italiano dei Network Internazionali

di Redazione

Nonostante le difficoltà economiche che sta attraversando il Paese, gli italiani ritengono che combattere la povertà nel mondo sia un obiettivo prioritario e chiedono ai candidati alle elezioni politiche di impegnarsi in tale senso. È questo il risultato di un?indagine commissionata alla società demoscopica Millward Brown dal CINI ? Coordinamento Italiano dei Network Internazionali di cui sono membri ActionAid International, Amref, CBM, Save the Children, Terre des Hommes, WWF Italia ? presentata oggi a Roma. Per 9 italiani su 10, l?Italia deve rispettare gli impegni presi in sede internazionale e destinare ulteriori risorse in favore dello sviluppo. Inoltre, dovendo scegliere tra il dare un euro alla Sanità o un euro alla lotta alla povertà, 7 italiani su 10 opterebbero per la seconda soluzione e ancora più alta (90%) è la percentuale di coloro che vorrebbero dare un euro in favore dello sviluppo anziché a sostegno delle spese militari del nostro paese. Ancora, il 55% degli intervistati sarebbe positivamente influenzato da un candidato che si impegnasse, se eletto, a lottare contro la povertà. Sulla base di questi dati il CINI ha oggi incontrato rappresentanti dei principali partiti politici e ha proposto loro di sottoscrivere un Patto italiano per la lotta alla povertà. Il patto chiede una vera rifondazione del sistema italiano di impegno contro la miseria nel mondo e invita le forze politiche a intervenire su tre fronti: quello della cosiddetta ?architettura istituzionale?, quello delle risorse messe in campo e quello del coordinamento dei vari attori coinvolti. Sul primo fronte una delle richieste chiave consiste nell?istituzione di un Ministro per il coordinamento delle politiche volte allo sviluppo sostenibile e la lotta alla povertà nel mondo. Sul secondo il CINI chiede innanzitutto un aumento delle risorse pubbliche per l?aiuto allo sviluppo, crollato a uno 0,13% del PIL in totale disprezzo degli accordi presi dal nostro Paese in ambito internazionale. Sul terzo fronte si chiede un tavolo permanente dove le ONG interloquiscano con le strutture preposte non solo sul piano progettuale, ma anche su quello della coerenza e integrazione tra le policies. «La storia italiana nella lotta alla povertà è una storia di promesse mancate», ha dichiarato Raffaele Salinari, portavoce del CINI. «È necessaria una decisa inversione di rotta. La lotta alla povertà è questione di giustizia internazionale, di politiche per il riequilibrio dell?accesso alle risorse e opportunità e non può essere affrontata con la logica della ?concessione? elargita dagli Stati o dai Paesi ricchi nei confronti di quelli poveri».


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