Germania
All?interno dell?Unione Europea il mercato tedesco dei farmaci generici è uno tra i più ?pesanti?, sia per lo sviluppo che ha conosciuto fin dagli anni ?80, sia per la quota raggiunta sul totale della spesa farmaceutica. Oggi i farmaci generici coprono quasi il 40% delle prescrizioni, per un fatturato pari al 15% di quello complessivo. E la riforma sanitaria, in vigore da quest?anno, darà un ulteriore incentivo al farmaco generico, essendo incentrata su una maggiore responsabilizzazione sulla spesa da parte di casse mutue, medici e pazienti.
Gran Bretagna
È il regno del generico, che la fa da padrone in oltre il 50% delle prescrizioni. A raggiungere questo risultato hanno contribuito una serie di decisioni normative che hanno incentivato il mercato, tra cui spicca l?introduzione del fundholding, ovvero l?attribuzione di un budget di spesa ai gruppi di medicina di base. Inoltre nella realtà inglese i meccanismi di determinazione dei prezzi dei farmaci e la regolamentazione della distribuzione riescono a salvaguardare i profitti delle aziende e contemporaneamente a contenere la spesa per il national health service.
Francia
Il mercato dei generici in Francia è agli albori, ma supera pur sempre la realtà italiana, dato che nel 1997 ha rappresentato il 3,3% del fatturato farmaceutico complessivo. Il modesto sviluppo finora registrato è riconducibile alla mancanza di meccanismi incentivanti che in altri Paesi ne hanno permesso la diffusione. In particolare, il mercato del generico è frenato da un prezzo medio dei farmaci non particolarmente elevato e dall?assenza di incentivi mirati al contenimento della spesa per i medici. Attualmente, però, il generico ha grandi potenzialità di crescita se si considera che il 48% delle 800 specialità più vendute (pari al 90% del valore delle vendite) sono ormai fuori brevetto.
Olanda
Già nel 1996 i generici rappresentavano oltre il 10% del mercato quanto a valori e oggi hanno raggiunto quasi il 30%.
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