Welfare
Gli incentivi per assumere i detenuti si applicano solo se sono in carcere
La risoluzione dell'Agenzia delle Entrate ha previsto l'inapplicabilità dell'assunzione di detenuti che si trovino agli arresti domiciliari o in regime di sorveglianza speciale.
La risoluzione n. 144/E/03 dell?Agenzia delle Entrate ha previsto l?inapplicabilità dell?incentivo all?assunzione di detenuti che sono agli arresti domiciliari o sottoposti a sorveglianza speciale. Tale incentivo così come previsto dalla l. 193/00 (legge Smuraglia) prevede la possibilità di usufruire di credito d?imposta pari a 516,46 euro a favore di imprese che assumono detenuti. L?Agenzia delle Entrate si è espressa a seguito di una interpellanza con la quale si chiedeva se era possibile applicare il bonus previsto per l?assunzione di un detenuto anche quando lo stesso era sottoposto alla carcerazione domiciliare e a sorveglianza speciale, evidenziando che tali formule rappresentano soluzioni alternative alla permanenza nell?istituto carcerario.
L?Agenzia delle Entrate ha giustificato la propria tesi, avallata dal parere del Dipartimento dell?amministrazione penitenziaria, affermando che la condizione prevista per usufruire del credito d?imposta è che a beneficiarne siano assunti internati presso gli istituti penitenziari oppure detenuti ammessi al lavoro esterno.
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