Politica

Gli immobili delle mafie alla collettività

Un emendamento alla Legge di Stabilità, approvato ieri in Parlamento permetterà di restituire con più rapidità i beni confiscati alla criminalità organizzata. Una buona notizia

di Francesco Mattana

Il Parlamento nella seduta di ieri ha fatto un deciso passo in avanti sulla direzione della lotta alla criminalità organizzata. Grazie all’approvazione di un emendamento al Ddl di Stabilità, sarà ora più semplice restituire alla collettività i beni confiscati ai mafiosi. La consapevolezza che si dovesse ridurre l'insostenibile ed eccessivo impegno finanziario a carico dello Stato – che bloccava, di fatto, la riassegnazione degli immobili –  ha spinto alcune Associazioni a promuovere la stesura di un disegno di legge insieme alla senatrice del Pd Silvana Amati (nella foto). Anche Terra dei Piccoli – nella persona di Andrea Cippone, Consigliere direttivo della Onlus– ha contribuito al raggiungimento di questo importante obiettivo.  Lo abbiamo intervistato. 
 
Come mai avete sentito l’esigenza di proporre un disegno di legge sui beni confiscati alle mafie?
«Abbiamo approfondito il problema con la collaborazione di Fisac Cgil, che ha fatto partire una petizione Libera Mutuo – sottoscritta e approvata da Banca Etica, Liberae da altre associazioni “minori”. Poi ci siamo avvicinati  alla senatrice Silvana Amati e abbiamo proposto un disegno di legge con una doppia finalità: da un lato ridurre i costi di trasferimento di questi beni, abbassando gli interessi e cancellando le ipoteche; in secondo luogo, dare un privilegio alle strutture di accoglienza per minori, case-famiglia. Una parte di questo ddl è stato proposto come emendamento alla legge di stabilità, ed è stato approvato. Diventerà legge dello Stato e modificherà alcuni articoli: fondamentalmente le banche non potranno più chiedere, per quei mutui erogati ai mafiosi, degli interessi come se fosse il mafioso a pagare. Subentrando lo Stato, quel tasso di interesse si adeguerà al tasso medio del debito pubblico. Anche l’Agenzia Nazionale sui beni confiscati non dovrà più fare trattative, ma semplicemente applicherà questo articolo. Dirà: “Cara banca quant’è che, in buona fede, hai prestato al mafioso? Io ti restituisco un tasso di interesse di questo tipo” ».
 
Questo servirà a velocizzare le pratiche
«Esatto. Tutto il contenzioso, tutte le lungaggini si azzereranno e il bene appena confiscato in via definitiva potrà essere liberato. Questo comporterà una riduzione dei costi di centinaia di migliaia di euro e velocizzerà il passaggio alla collettività»
 
Quanti sono al momento i beni confiscati?
«3364 immobili gestiti dall’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati; di questi, 1556 gravati da ipoteche. La legge purtroppo non è retroattiva, però le confische stanno aumentando, quindi tutte quelle che verranno non saranno bloccate»
 
Quando vi siete conosciuti con la senatrice Silvana Amati?
«Terra dei Piccoli organizza tutti gli anni a Natale una raccolta fondi per le case famiglia all’interno del Senato, la senatrice è stata una delle promotrici. È una persona estremamente disponibile, un caso (forse raro) di buona politica che va evidenziata».
 
Che opinione si è fatto della legge di Stabilità nel suo insieme?
«Ci sono stati molti vincoli nella redazione che hanno pesato più del progetto stesso nella definizione della legge. È un periodo di trasformazione, ma sta a noi cittadini attivarci per contribuire a cambiare le cose. CAmbiare si può». 
 
Il testo del ddl, così com’è stato approvato, è perfettibile?
«Proprio la senatrice ha detto che va migliorato: se i beni confiscati andassero ad associazioni che gestiscono strutture di accoglienza, a quel punto ci sarebbe un risparmio indotto. Le case famiglia a oggi spendono il 5% delle risorse che hanno dal Comune per sostenere l’immobile: se lo farà gratis , in termini di costo dello Stato si potrebbero trarre ulteriori efficienze. Indirettamente, dunque, si creano ulteriori economie se le iniziative vengono gestite bene». 
 
Quali altre attività “bollono in pentola” nella vostra Associazione?
«Stiamo attivando laboratori di pet therapy in strutture di accoglienza e una campagna informativa sulle gravidanze premature. Stiamo girando anche nelle scuole medie: purtroppo queste situazioni capitano di frequente anche tra ragazze giovanissime, che hanno un  corpo da adulto e una  testa ancora da bambino». 
 


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA