Cultura

gli esperti di logistica al servizio del non profit

evoluzioni Come è cambiata la classica figura del magazziniere

di Redazione

Il Banco alimentare ha un magazzino in cui ogni anno passano migliaia di tonnellate di alimentari, oltre 8.500 solo nel 2007. Il Banco informatico raccoglie centinaia di apparecchiature elettroniche e biomedicali. Le centrali d’importazione del mercato equo solidale ricevono ogni anno centinaia di container dai produttori del Sud del mondo.
Tutte queste merci passano da un magazzino e i magazzinieri sono le persone che presiedono alle diverse attività di ricezione, stoccaggio ed invio. Stiamo parlando di logistica e dell’esperto di logistica, professione molto richiesta anche in alcune realtà del terzo settore. La Fondazione Banco alimentare, come è noto, raccoglie le eccedenze alimentari e le ridistribuisce ad enti che, in Italia, si occupano di assistenza ai poveri. Per questo il Banco alimentare dal 1989 si pone al servizio, da un lato, delle aziende del settore che hanno problemi di stock ed eccedenze perfettamente commestibili e, dall’altro, delle associazioni e degli enti assistenziali che distribuiscono ai propri assistiti pasti o generi alimentari in via continuativa. Nei suoi magazzini lavorano 75 collaboratori e oltre mille volontari.
Marcello Miani, ex direttore della logistica di Basf Italia, è un consulente del Banco alimentare. «Le mansioni all’interno di un magazzino sono quelle del responsabile, con il ruolo di coordinatore; dei movimentatori, che utilizzano i macchinari per il trasporto delle merci; degli addetti allo stoccaggio». Al magazzino del Banco alimentare c’è una mansione ulteriore: il selezionatore. «Dobbiamo procedere a selezionare la merce in base alla prossimità della scadenza o dell’integrità dell’imballaggio, poiché sono previste diverse modalità di stoccaggio», spiega Miani. Non solo. C’è anche il recupero o lo smaltimento dei materiali. «Un alimento può non essere più destinabile all’alimentazione umana, ma può essere utilizzato per quella animale. Ci sono poi i materiali come vetro, plastica e carta che vanno smaltiti per il riciclo».
Per diventare esperti di logistica si possono frequentare dei corsi appositi. La Fondazione Banco alimentare organizza, ad esempio, incontri formativi sia per neodipendenti che per volontari. Dal 16 al 20 giugno parte invece a Roma la prima edizione della Scuola di logistica promossa da Factory school by Boscolo. «L’iniziativa è in collaborazione con importanti aziende della grande distribuzione, come Ikea e Coop. «L’obiettivo è la formazione di allievi coordinatori che si occupano della gestione e della ottimizzazione dei flussi fisici e informativi in entrata e in uscita», spiega Cristina Bettio, responsabile placement di Factory School by Boscolo.
Il corso, di 40 ore, prevede uno stage di 4 mesi con un rimborso mensile di 300 euro. Unicoop Firenze mette a disposione 10 borse di studio a copertura della quota d’iscrizione che è di 1.100 euro.

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