Non profit
gli esclusi in tribunale
5 per mille Parte il ricorso giudiziario collettivo per ottenere le somme negate
di Redazione
Ricorso 5 per mille, si parte. Come preannunciato sul numero 37 di Vita, il coordinamento CSVnet, con la collaborazione dei Csv italiani, sta preparando un grande ricorso in sede civile a favore delle migliaia di enti esclusi dal 5 per mille 2006 e 2007 a causa di errori formali nella compilazione delle domande.
Scopo dell’iniziativa è ottenere che le organizzazioni in possesso dei requisiti per partecipare alla ripartizione del 5 per mille, ma che hanno ricevuto la comunicazione di avvenuta cancellazione dagli elenchi, ottengano quanto spetta loro. Lo strumento individuato per ottenere questo obiettivo è un’azione contro un unico soggetto, il ministero che non ha predisposto la liquidazione delle somme (attuale ministero del Lavoro), tramite la giurisdizione ordinaria, anche alla luce delle sentenze del Tar Toscana e del Tribunale di Bari, che hanno in tempi diversi ribadito che è da escludere un ricorso per via amministrativa. Una scelta che avvantaggia le associazioni, visto che per questo tipo di causa la prescrizione è di cinque anni dalla data del provvedimento di esclusione, il che permette davvero a tutti di partecipare, indipendentemente dal momento in cui hanno appreso di non essere rientrati negli elenchi.
In questi giorni, per non lasciare nulla di intentato, CSVnet si sta muovendo su due fronti: a livello politico sta contattando i ministeri coinvolti per chiedere loro un intervento urgente per sanare la situazione, come fatto per altri (vedi le associazioni sportive dilettantistiche, riammesse al contributo quest’anno con effetto retroattivo su 2006 e 2007); a livello organizzativo sta preparando il ricorso collettivo che, se non ci saranno segnali significativi in tempo utile, sarà presentato entro la fine dell’anno.
I Centri di servizio al volontariato si stanno già attivando per fornire alle associazioni la consulenza e i materiali utili per il ricorso; l’invito rivolto agli esclusi (anche non associazioni di volontariato, ma comunque appartenenti all’elenco “degli enti del volontariato”) è quello di rivolgersi ai Csv per segnalare la propria volontà di partecipare al ricorso.
A fare da collettore, segreteria organizzativa, coordinamento e interlocutore con il mondo politico sarà invece il CSVnet, presso il quale sarà predisposta a breve una struttura organizzativa ad hoc. Il professionista incaricato di guidare la pattuglia degli esclusi è l’avvocato Luca Raffaello Perfetti, che si era già occupato dell’iniziativa «la riscossa degli esclusi» promossa da Vita, mettendo a punto l’istanza di autotutela che in centinaia di organizzazioni hanno inviato al ministero dell’Economia. Da ultimo, è utile ribadire che l’intera pratica del ricorso sarà a costo zero per le associazioni.
Per avere ulteriori informazioni sulle prossime mosse della campagna è possibile consultare il sito www.csvnet.it oltre che il portale di Vita www.vita.it (ricordando che Vita non è promotore dell’iniziativa e non darà informazioni tecniche sul ricorso), ma soprattutto scrivere all’email dedicata messa a disposizione dal CSVnet:
ricorsocinquepermille@csvnet.it
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