Cultura

Gli azzurri in campo hanno la pelle nera

Calcio. Ai mondiali del 2018 l'Italia schiererà una squadra meticcia. La previsione è di John Foot, storico inglese, autore di un best seller sulla storia del calcio.

di Stefano Arduini

Maglietta azzurra e pelle nera. Quella di Mameli sarà una nazionale neroazzurra. Ma la passione interista di John Foot, storico inglese, che quest?anno ha dato alle stampe un?enciclopedica storia del pallone tricolore (Calcio. 1898-2007. Storia dello sport che ha fatto l?Italia, Rizzoli 2007, 621 pp., 23 euro) questa volta non c?entra niente. La sua schedina sul mondo del calcio prossimo venturo ha le tinte di un?Italia meticcia, «perché quella è la direzione verso cui va la società e il calcio non potranno smarcarsi». E quindi, a conti fatti, «saranno almeno cinque gli italiani di seconda generazione a battersi nel Campionato del mondo del 2018». Cinque nuovi arrivi e una conferma: Luciano Moggi.

Vita: Sempre lui?
John Foot: Sarà così, già mi sono sbagliato una volta…

Vita: Prego?
Foot: Dopo Calciopoli, pensavo che il suo tramonto fosse inevitabile. E invece è ancora lì a tesser la tela. E lo farà per tanti anni ancora. Il calcio ha bisogno di un tipo così. Un mediatore potente, capace di far marciare a pieni giri tutto il sistema.

Vita: E il gioco in se stesso, invece, come sarà fra 10 anni?
Foot: Tatticamente giocheranno tutti allo stesso modo: 4-4-2 o 4-5-1. Pressing e fuorigioco altissimo. Ma soprattutto si parlerà quasi esclusivamente di schemi. Ci sarà da annoiarsi. Poi per fortuna gente come Messi sarà nel pieno della carriera. Il problema però è che in italia gli stadi probabilmente non esisteranno più.

Vita: Perché?
Foot: A differenza che in Inghilterra e in Germania, qui lo spettattore è lo spettatore della tv. Con i rischi che ci sono oggi, perché mai una famiglia dovrebbe andare alla partita? Molto meglio il divano di casa. Il primo a capirlo è stato, come sempre, Silvio Berlusconi. Se non si comprende questo, non si capisce perché un club da 26 milioni di tifosi come la Juve stia costruendo uno stadio da appena 40mila posti. In Inghilterra il mio Arsenal incassa 3 milioni di euro a partita. Per vedere Fabregas e compagni arriva gente fin dal Giappone e da Dubai ogni settimana.

Vita: A proposito di Inghilterra, gli Abramovich arriveranno anche da noi?
Foot: Direi di sì. Ma compreranno club piccoli. I grandi signori del calcio non si lasceranno portare via Milan, Juve o Inter. In Italia il calcio è parte integrante di un sistema di potere. In questo modo i piccoli, gli outsider avranno più chance di vincere lo scudetto.

Vita: Come il Verona di Bagnoli nel 1985?
Foot: O il Chievo o l?Albinoleffe. I grandi, infatti, si dedicheranno sempre di più alle competizioni internazionali. Ancora una volta il Milan berlusconiano ha anticipato i tempi. Del campionato già oggi gli importa pochissimo. Del resto nel 2018 ci saranno più tifosi rossoneri in Cina che in Italia. E questo varrà per tutti i top team.

Vita: Sul piano commerciale sarà fondamentale la modalità di vendita dei diritti televisivi. Da questo punto di vista piccoli e grandi si metteranno finalmente d?accordo?
Foot: Al pubblico internazionale non interessa vedere le partite dell?Inter o quelle del Manchester. Vuole l?intero pacchetto Serie A o Premiership. Solo gli italiani non lo hanno ancora capito.

Vita: Capello sarà ancora commissario tecnico dell?Inghilterra?
Foot: Se vince il Mondiale, lo fanno re. Altro che ct.

Vita: Nella sua Inter giocheranno più italiani o più cinesi?
Foot: Io credo che la nazione più rappresentata sarà la Costa d?Avorio. Ha giocatori fortissimi. Come del resto altre squadre africane.

Vita: Che magari nel 2018 vinceranno il Mondiale?
Foot: È da anni che se ne parla, ma gli africani nelle grandi competizioni falliscono sempre. Il gap organizzativo con l?Europa e il Sudamerica è ancora elevato.

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