Economia

Gli artigiani, Franco Cologni e la fame di finanziamenti

Molto letta e condivisa l’intervista al presidente della Fondazione nata per valorizzare i mestieri d’arte. E centinaia di aspiranti artigiani danno l’assalto ai centralini. Ma occorre precisare che…

di Gabriella Meroni

Quasi 16mila condivisioni su facebook e quasi 500 su Linkedin, oltre a migliaia e migliaia di clic: sono stati veramente tanti i nostri lettori che hanno apprezzato l’intervista a Franco Cologni, presidente dell’omonima fondazione, intitolata «Giovani, tornate a fare gli artigiani. Vi finanzio io». Numeri che hanno dato la misura del grande interesse che suscita il tema dei giovani che tornano a fare gli artigiani, a cui tra l’altro è dedicato il numero di maggio del nostro Bookazine.

Anche alla fondazione, però, se ne sono accorti: da giorni infatti i centralini sono presi d’assalto da giovani e meni giovani che vogliono informazioni sulle modalità di finanziamento, desiderosi di partecipare ad eventuali bandi per sostenere le giovani imprese artigiane. Peccato che l’attività della Fondazione Cologni riguardi sì alcune possibilità di finanziamento, ma non certo a pioggia: «Il nostro progetto di tirocini formativi “una scuola, un lavoro” prevede che siano le scuole a proporre alla Fondazione i candidati fra i loro migliori studenti, senza possibilità di autocandidarsi», precisano dalla Fondazione. «Oltretutto, il progetto tirocini formativi si chiude con l'edizione attualmente in corso, che ha permesso a 110 fra diplomati e laureati delle migliori scuole di arti e mestieri italiane di entrare nel mondo del lavoro. Per il futuro, la Fondazione proseguirà la sua opera di sostegno ai mestieri d'arte e ai giovani meritevoli che decidono di intraprendere una professione nell'ambito dell'artigianato artistico secondo modalità ancora allo studio». Tutte le informazioni sul progetto si trovano sul sito Una scuola un lavoro.

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