Non profit

Gli apripista. In trasferta sul territorio

Novartis,Bnl: due nuovi modi di intendere il non profit

di Redazione

Novartis UNA GIORNATA DENTRO LE ASSOCIAZIONI Ha compiuto sette anni il Novartis Community Day, la giornata della solidarietà che porta i dipendenti della multinazionale farmaceutica svizzera dentro la realtà delle associazioni di volontariato. L?appuntamento italiano, organizzato l?11 aprile scorso, ha visto la partecipazione di 300 lavoratori in tutti i quattro insediamenti Novartis, «a testimoniare», come ha sottolineato l?amministratore delegato Giacomo Di Nepi, «che i nostri valori di responsabilità sociale sono ampiamente condivisi all?interno dell?azienda». In tutto il mondo sono oltre 11mila i dipendenti coinvolti nell?evento. Il tema internazionale dell?edizione 2003 è la risposta ai bisogni delle diverse generazioni. La sede di Novartis Farma di Origgio(VA), in collaborazione con Vita Comunicazione, ha declinato il tema del C-Day coinvolgendo associazioni non profit attive su tutte le fasce di età nel territorio di riferimento dell?azienda: Arché e Villaggio Sos per l?infanzia, A.T.L.Ha. per i giovani disabili, Casa San Giorgio e Opera Cardinal Ferrari per gli anziani. Per un?intera giornata (retribuita dall?azienda, che ha inoltre versato il relativo compenso alle associazioni partner per sostenere progetti sociali) si sono alternati momenti formativi, come la presentazione della struttura, operativi, ad esempio la riorganizzazione della biblioteca, e ricreativi. L?organizzazione della giornata ha privilegiato la dimensione relazionale dell?esperienza, più che l?aspetto di servizio. Lo testimonia uno dei partecipanti della sede di Origgio, Silvio Alfano, che ha vissuto la giornata all?Opera Cardinal Ferrari: «Ci è stato chiesto di condividere il pasto, e i momenti successivi di socializzazione con gli ospiti, ma, per chi lo desiderava, anche di collaborare a qualche attività pratica. Personalmente ho apprezzato molto l?interazione sociale perché desideravo sentirmi realmente vicino agli ospiti della comunità». L?esperienza di Novartis Farma dura da tre anni e ha visto l?interesse dei dipendenti crescere nel tempo. «Quella che all?inizio era una proposta aziendale è diventata un?esigenza personale per tanti collaboratori», dice Angela Bianchi, responsabile comunicazione di Novartis Italia. II legame con le associazioni partner continua, da un anno all?altro, attraverso il lavoro di chi è diventato volontario in modo stabile, ma anche con la nascita di nuove iniziative comuni in momenti particolari dell?anno. Banca nazionale del lavoro DONARE LE COMPETENZE PROFESSIONALI Diffondere in azienda cultura sul non profit è l?obiettivo del progetto avviato da Bnl, atipico rispetto alle altre esperienze di volontariato aziendale fatte in Italia. «Siamo partiti dall?idea, molto diffusa nel contesto anglosassone, che il rapporto tra profit e non profit deve essere prima di tutto uno scambio culturale», spiega Paola Fanelli, responsabile risorse manageriali e comunicazione interna dell?istituto bancario, «da promuovere a cominciare dai vertici, perché senza la sponsorizzazione del management anche i migliori progetti si fermano». Bnl ha quindi svolto un?indagine conoscitiva nazionale sui dirigenti di primo e secondo livello, che ha dato risultati positivi «ben oltre le nostre attese», continua la Fanelli. «Abbiamo scoperto che un terzo dei dirigenti svolgeva attività di volontariato, un livello molto alto considerando il poco tempo libero dei manager». Poi è stata la volta dell?indagine sul territorio. Le prime due regioni coperte sono state il Piemonte e il Veneto, che hanno dato risultati ugualmente incoraggianti. «Visto che il terreno era fertile, abbiamo organizzato due incontri: il primo tra i dirigenti locali di Bnl e delle onlus più attive sul territorio di riferimento, il secondo in filiale, di sabato, con i colleghi volontari». Coerentemente con questo approccio, Bnl promuoverà forme di volontariato basate sul dono delle competenze gestionali:ad esempio, consulenze fiscali o finanziarie.

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