Sostenibilità

Gli alberi europei sono malati

È il risultato del progetto FutMon di Life+ finanziato dall’Ue

di Redazione

Gli alberi europei sono malati. In un terzo delle aree verdi la salute degli alberi è peggiorata. È quanto emerge dai risultati del progetto “FutMon” di Life + finanziato dall’Ue sul monitoraggio delle foreste europee, che sarà presentato domani a Bruxelles. Il progetto, durato 2 anni e mezzo – si legge in una nota della Forestale – ha coinvolto 23 Stati membri e 38 enti, tra cui, per l’Italia, la stessa forestale dello Stato, il Cnr e il Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura. La rete di monitoraggio forestale europea esistente è stata completamente ridisegnata ed è ora basata su 300 aree di studio intensivo delle quali 22 in Italia. Grazie a questo progetto è possibile conoscere dati di particolare rilevanza su questioni ambientali come le deposizioni di azoto, il ciclo del carbonio, la crescita delle foreste e l’estensione dei mercati per le bioenergie, così come la conservazione della biodiversità e della natura.

Il monitoraggio mostra che gli alberi delle foreste europee hanno risposto all’aumento delle siccità e delle temperature estive che ha interessato l’Europa centrale negli ultimi dieci anni. Inoltre, la deposizione di azoto con la pioggia, dovuta all’inquinamento atmosferico, è diffusa e supera ancora i valori critici in metà delle aree di studio.

Nel corso del monitoraggio sono stati documentati il rilascio di azoto dai suoli forestali nelle acque sotterranee e i cambiamenti nella vegetazione del sottobosco. Le foreste europee aiutano a contrastare i cambiamenti climatici assorbendo circa il 10% delle emissioni in atmosfera di carbonio prodotto in Europa. I risultati del monitoraggio hanno mostrato che la deposizione di azoto accelera la crescita degli alberi e quindi l’assorbimento di carbonio. Tuttavia – conclude la nota – la crescita degli alberi non può aumentare all’infinito e quindi questo effetto positivo è destinato a ridursi in futuro.

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