Welfare

Giusy Versace Ambasciatrice dello Sport

CSI-Centro Sportivo Italiano ha individuato campioni capaci di fornire ai giovani esempi positivi, trasmettendo la loro esperienza e testimoniando come lo sport sotto il campanile aiuti a crescere.

di Carmen Morrone

Insieme a Giusy Versace altri personaggi come il coach della Nazionale maschile di volley Mauro Berruto, il nuotatore Samuel Pizzetti, il libero della Nazionale di pallavolo Paola Cardullo, la voce storica del calcio Bruno Pizzul, l’allenatore di calcio e commentatore tv Emiliano Mondonico e l’icona del canottaggio Antonio Rossi.

«Credo molto nell'alleanza sportiva che si crea spesso negli oratori – racconta Giusy Versace – e il ricordo più bello che ho dell’oratorio che ho frequentato a Reggio Calabria è la voglia di giocare insieme per passione e non per agonismo. Questo tipo di atmosfera aiuta i bambini a confrontarsi e formare il proprio carattere».

«L'oratorio oggi è il primo posto dove puoi acquisire abilità e competenze in molte pratiche sportive, ma è soprattutto il luogo ideale dove respirare la Fede e l'amore di Dio. Trovo che sia importante che i bambini crescano in ambienti simili a questo, luoghi dove l'unico Maestro è Gesù. E’ un modo per togliere i ragazzi dalle strade e offrire loro un ambiente accogliente e protetto nel quale crescere imparando ad amare lo sport e le sue regole», aggiunge la Versace che ha fondato qualche anno fa l'associazione disabili no limits che aiuta persone indigenti a portare avanti nel migliore dei modi la riabilitazione a seguito di amputazione o malattia.

CSI ha lanciato in questi giorni  una nuova campagna  "Tutto è cominciato qui’ che rappresenta i tre cardini della mission del Centro Sportivo Italiano: l’educazione attraverso lo sport, i valori dell’oratorio e l’eccellenza sportiva incarnata dagli Ambasciatori.

 

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.