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Giustizia: Camera, ok a riforma che ora passa a Senato

La Camera dei deputati ha approvato la riforma dell'ordinamento giudiziario con 277 si' e 156 no. Il provvedimento, ora, torna al Senato

di Paolo Manzo

La Camera dei deputati ha approvato la riforma dell’ordinamento giudiziario con 277 si’ e 156 no. Il provvedimento, ora, torna al Senato. In tarda mattinata, il governo aveva gia’ ottenuto la fiducia nell’Aula di Montecitorio sul maxiemendamento alla riforma dell’ordinamento giudiziario. I voti favorevoli erano stati 331, quelli contrari 229. Due gli astenuti. In aula era presente anche il premier Silvio Berlusconi. Nessun dubbio da parte del ministro della Giustizia, Roberto Castelli: ”Credo che al Senato approveremo la riforma entro luglio e lo faremo senza mettere la fiducia”. E a chi gli chiede di commentare le critiche del centrosinistra sull’uso della fiducia, l’esponente del Carroccio replica : ”Basta con queste strumentalizzazioni. Noi abbiamo utilizzato la fiducia meno volte rispetto ai governi di centrosinistra”. E il titolare del dicastero di via Arenula spiega che “nello stesso periodo il centrosinistra pose la fiducia per ben 29 volte. Noi l’abbiamo posta soltanto 22 volte”. Il Guardasigilli rimanda poi alla Corte costituzionale le accuse di incostituzionalita’ del riordino dell’ordinamento giudiziario avanzate dal presidente dell’Anm, Edmondo Bruti Liberati. ”Se il provvedimento e’ incostituzionale, la Corte lo cassera’ e questo vale anche per le critiche mosse dal Csm”, taglia corto Castelli, assicurando che palazzo Chigi ha ”fatto il possibile per togliere ogni elemento di incostituzionalita”’.


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