Welfare
Giustizia: accordo tra Cpi e Onu
Firma e entrata in vigore immediato dell'accordo tra la Corte penale internazionale e le Nazioni Unite
La Corte penale internazionale (Cpi) e le Nazioni Unite hanno firmato oggi un accordo di partenariato che prevede una stretta cooperazione tra le due istituzioni sulle questioni amministrative e giudiziarie nel rispetto dei rispettivi mandati.
La Cpi è un’istituzione giudiziaria indipendente creata in virtù dello Statuto di Roma (trattato multilaterale) per promuovere i diritti umani e porre fine all’impunità dei crimini internazionali più gravi (crimini di genocidio e crimini contro l’umanità su tutti). Ad oggi, 97 Stati ne fanno parte.
Lo Statuto è entrato in vigore il 1 luglio 2002, data a partire della quale coloro che si rendono colpevoli di uno fra i crimini enunciati nello Statuto, sono passibili di inchiesta giudiziaria.
Di recente, il Procuratore della Cpi, Luis Moreno Ocampo, aveva ufficializzato i 21 giugno e 28 luglio scorsi l’apertura di inchieste contro i crimini commessi nella Repubblica Democratica del Congo (Rdc) e nel Nord Uganda. Dal luglio 2002, Ocampo ha stimato che in Rdc sono stati commessi tra 5000 e 8000 crimini contro la popolazione civile, mentre nel Nord Uganda si parla “di attacchi su larga scala e sistematici commessi contro la popolazione civile, ivi compreso il rapimento di migliaia di ragazze e ragazzi”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.