Non profit
Giuseppe Bruno: «La vera innovazione è il Servizio civile»
«Siamo alla ricerca continua di ricette strabilianti e mettiamo in “dispensa” i migliori prodotti di sviluppo che abbiamo in casa», spiega il presidente del consorzio Cgm tra i 132 firmatari dell'appello con cui VITA ha ottenuto dal ministro Spadafora lo stanziamento di 200 milioni di euro aggiuntivi per il 2020 e 2021 sul servizio civile universale.
di Redazione
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«Siamo alla ricerca continua di ricette strabilianti, innovazione esterofila da replicare, modelli che guardiamo con ammirazione ma spesso inapplicabili».
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Così Giuseppe Bruno, presidente del Gruppo Cooperativo Gino Mattarelli, una realtà che riassume 58 consorzi territoriali, 701 cooperative e imprese sociali e 42.000 lavoratori, spiega il suo sostegno, insieme ad altri 132 firmatari, all'appello di VITA che ha chiesto e ottenuto dal ministro Vincenzo Spadafora 200 milioni di euro aggiuntivi sulle annualità 2021 e 2022 del servizio civile universale.
«Poi mettiamo in “dispensa” i migliori prodotti di sviluppo, occupazione e concreto senso civico che abbiamo in casa nostra», continua Bruno, «uno spreco di risorse e opportunità che si traduce in costi sociali e finanziari puntualmente sottovalutati».
In conclusione il presidente sottolinea come si tratti di «risorse e opportunità che, come spesso accade nel nostro Paese, segnano la storia e diventano emblematici della cultura stessa di un popolo, della sua identità, del comune sentire».