Non profit
Giungle d’asfalto
Italiani molto preoccupati per i troppi incidenti stradali
Se ne parla molto quando ci scappa il morto. Moltissimo quando l’investitore è un extracomunitario. Invece di sicurezza stradale bisognerebbe discutere di più. Magari tenendo conto dei dati relativi agli incidenti e delle risultanze del sondaggio realizzato da Ipr Marketing e presentato ieri a Roma dalla Fondazione Luigi Guccione (che lo ha commissionato).
L’emergenza più avvertita
Stiamo parlando di una battaglia quotidiana che va avanti da anni e che inquieta non poco gli italiani intervistati. Chiamati ad esprimere una graduatoria dell’insicurezza, hanno fornito risposte di cui la classe politica, nazionale e locale, farebbe bene a tener conto. Un esempio: il 73% è più preoccupato per gli incidenti sull’asfalto che per i furti in casa, gli scippi e persino gli stupri (che impensieriscono rispettivamente il 71, 62 e 51%). 8 intervistati su 10 ritengono che lo Stato dovrebbe intervenire con efficacia e rapidità.
La classifica degli interventi possibili
Il sondaggio ha rivolto anche alcune specifiche domande sul “che fare?”. E permette così una classifica piuttosto interessante. La manutenzione e l’incremento dei controlli ottengono il 96% e il 90% dei consensi. I cittadini chiedono maggiore attenzione a iniziative ritenute utili come i guard rail “salvamotociclisti” (82%) e alla segnaletica stradale (80%). Fronte compatto sull’inasprimento delle pene, soprattutto in caso di comportamenti che causano vittime. Il 90% degli intervistati ritiene che dovrebbe essere punito con maggior severità chi guida sotto effetto di alcol o di droghe. Per l’86% le condanne dovrebbero essere più dure anche per chi provoca incidenti guidando a velocità eccessiva o non rispettando il semaforo rosso. Ma, ed è una novità, 73 intervistati su 100 ritengono che occorre prevedere il carcere per chi trascura di tenere in sicurezza le strade.
Ancora il 51% è favorevole alla nomina di un sottosegretario alla Presidenza del consiglio che abbia poteri e compiti specifici. Ancor più ampia (al 64%) la condivisione dell’opportunità di istituire l’Agenzia Nazionale per la sicurezza stradale. Il 68% è d’accordo con la proposta di sterilizzare l’Iva per la sostituzione della segnaletica.
Le proposte della Fondazione Guccione
La fondazione sottolinea, dal canto suo, l’urgenza di «un’azione di governo decisa e coerente». In particolare propone un nuovo articolo del Codice penale intermedio tra il 590 (omicidio colposo) e il 575 (omicidio); una significativa intensificazione dei controlli; l’introduzione del vincolo d’utilizzo dei proventi delle multe, reinvestendoli sulle strade; la stesura di un Piano nazionale per la sicurezza stradale e delle politiche di manutenzione delle strade e la responsabilizzazione – sul piano civile e penale – degli enti proprietari.
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