Cultura

Giulio Cavalli: la mafia lo minaccia per il suo teatro

L'attore sotto protezione per il suo nuovo spettacolo, "Do ut des"

di Sara De Carli

L’attore e regista Giulio Cavalli è sotto il programma di protezione delle forze dell’ordine per via di una mail di minaccia da parte della mafia. Lo riferisce oggi Avvenire. La causa è il suo nuovo spettacolo, Do ut des. Riti e conviti mafiosi, che tratta appunto della mafia. 

Lo spettacolo è stato scitto da Giulio dopo una lunga collaborazione con il movimento antimafia siciliano, a cominciare dal sindaco di Gela, Rosario Crocetta, e dal giornalista Pino Maniaci, di Telejato. Do ut des è coprodotto dal Comune di Lodi, dove Giulio vive, e dal Comune di Gela, e sbarcherà in Sicilia a fine agosto. «Abbiamo voluto irridere la mafia, riprendendo il discorso lasciato in sospeso da Peppino Impastato», spiega Cavalli. «Prendo in giro un giuramento mafioso, officiato da un clown. Chi sta in frontiera ci ha detto che abbiamo toccato una corda delicata: l’onore».

«Le minacce a un attore di provincia sono un fatto strano, ma questo spettacolo è inserito in una rete, ed è questo che infastidisce», spiega Giulio. Che così commenta le minacce ricevute: «Ritengo di non dare importanza immeritata all’atteggiamento così codardo e nello stesso tempo violento di persone anonimamente banali. Questo anche per il rispetto che porto nei confronti del pericolo reale che corrono quotidianamente i miei compagni di viaggio in questo spettacolo: Pino Maniaci con la sua Telejato, Rosario Crocetta con il suo impegno per la legalità, Giovanni Impastato e tutti gli altri. Con il dubbio che comunque non sia una priorità delle organizzazioni mafiose bloccare il nostro spettacolo, continuiamo con il nostro lavoro, con i migliori auguri e malauguri che ci possano capitare».

Vai al sito di Giulio Cavalli.


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