Mondo
Giuliano Da Empoli: «Il M5S è un animale strano»
L'imprevedibilità fa parte della tradizione politica italiana e, pur nella sua apparente assurdità, è tale imprevedibilità che potrebbe permettere al nostro Paese di non vivere lo stallo drammatiche che, proprio in queste ore, sta toccando in sorte al Regno Unito
di Marco Dotti
«La buona notizia è che Matteo Salvini, che in caso di elezioni rischiava di prendere il controllo totale del governo italiano e portare l'Italia fuori dall'Europa, è stato fermato». Giuliano Da Empoli ne è convito e parlando ai microfoni francesi di RFI, questa mattina, ha offerto una chiave di lettura interessantissima su quanto sta avvenendo nel nostro Paese in questi giorni.
In questi giorni, in Francia, è apparso il suo nuovo libro Les Ingénieurs du chaos (JC Lattès). Da Empoli ricorda come quello contro Salvini non è stato un "coup", quindi il leader leghista non può parlare di poteri forti contro di lui. Piuttosto, «Salvini ha giocato male e calcolato male il suo, di colpo». E il M5S? Da «forza antisistema e populista, ha costruito un buon partito su una retorica contro le vecchie classi dirigenti, in particolare contro il Partito Democratico».
Che cosa accadrà, ora? «Nella tradizione politica italiana, che non sempre è compresibile all'estero, c'è una linea di machiavellica che permette di mettere d'accordo persone che, fino a un attimo prima, erano su fronti opposti».
Tutto può succedere. E il contrario di tutto può ugualmente succedere. Ma l'accordo «può reggere perché il M5S è un animale strano, una specie di partito algoritmo che non è di destra o di sinistra, ma soprattutto non ha programma né agenda e, di conseguenza, ha potuto adattarsi in maniera assai pericolosa alla linea di Matteo Salvini. Ma con la stessa plasticità può adattarsi a quella del Partito Democratico».
Chi vivrà, vedrà. Ma «proprio questa imprevedibilità, talvolta incomprensibile, è ciò che nella tradizione italiana permette impedire quelle situazioni catastrofiche che si stanno producendo altro, per esempio nel Regno Unito».
Ancora una volta, davanti alla crisi di potere innescata da Matteo Salvini, che avrebbe potuto cambiare la fisionomia della democrazia italiana, ancora una volta ci sono forze che, partendo da posizioni antitetiche, riescono a mettersi assieme per evitare il peggio.
In generale, rispetto a quanto accade proprio in queste ore in UK, «pur nella sua apparente assurdità, il sistema italiano riesce a evitare lo stallo»
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