Welfare

Giudice unico: due nuovi passi avanti

Continua l'iter del cosiddetto"pacchetto giustizia"in vista dell’entrata in funzione del giudice unico.

di Redazione

Camera: continua l?iter del cosiddetto ?pacchetto giustizia? in vista dell?entrata in funzione del giudice unico. Il 17 febbraio l?assemblea di Montecitorio ha approvato il Ddl sull?istituzione di nuovi tribunali e per la revisione dei circordari di Torino, Milano, Roma, Napoli e Palermo, che deve ritornare al Senato; nello stesso giorno a Palazzo Madama veniva approvato il Ddl sulla competenza penale del giudice di pace, il provvedimento torna ora, in terza lettura, alla Camera. Dopo un periodo di stallo i provvedimenti legati all?entrata in funzione del giudice unico si stanno muovendo. Dopo l?approvazione della riforma del rito monocratico (vedi ?Vita? n. 8) anche la legge delega per la costituzione di nuovi tribunali nelle aree metropolitane ha avuto il via libera della Camera, nonostante alcuni incidenti di percorso che ne hanno rallentato l?approvazione, non ultimo la mancanza del numero legale in aula che ha fatto slittare la votazione al 17 febbraio. Il provvedimento deve ora ritornare nuovamente al Senato. Vengono stanziati 39 miliardi per la costituzione di nuovi tribunali con l?obiettivo di ridurre il carico degli uffici e rendere possibile l?entrata in vigore delle norme sul giudice unico di primo grado senza il peso di fascicoli arretrati e di un?organizzazione carente. Viene inoltre prevista la revisione dei circondari nelle cinque aree metropolitane interessate. Ritorna invece alla Camera, dopo l?approvazione del Senato, per la terza lettura, il Ddl sulle competenze penali dei giudici di pace. Ai magistrati onorari verranno affidati i cosiddetti reati ?bagatellari?, ovvero quelli meno gravi. Il Governo dovrà comunque ridisegnare il sistema sanzionatorio penale dei reati minori dato che il giudice di pace non ha la possibilità di condannare a pene detentive. Nel Disegno di legge viene elencata tutta una serie di reati da trasferire al giudice onorario, al quale competeranno anche i reati previsti da leggi speciali e puniti con una pena non superiore ai quattro mesi (le pene detentive andranno però sostituite con sanzioni pecuniarie o misure alternative al carcere come i lavori socialmente utili ecc.). Il Senato ha inoltre introdotto la citazione diretta dell?imputato su iniziativa della parte lesa.


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