Famiglia

Giù le mani dalla Nazionale

di Simone Feder

Quando ieri sera ho raccontato in un incontro con i giovani che la nazionale di calcio italiana pubblicizzerà lobby dell’azzardo, attoniti ed indignati non hanno voluto crederci!

Non possiamo esimerci dal porci seri interrogativi su che Italia è mai questa che arriva a inserire nei livelli essenziali di assistenza del sistema sanitario i malati da gioco d’azzardo e contemporaneamente continua imperterrita a promuoverlo cercando in tutti i modi strade sempre più vergognose e accattivanti.

La gente non ne può più e purtroppo rischia di lasciarsi andare allo sconforto….

Oramai viviamo in una società liquida, dove privati e istituzioni son disposti, a suon di euro, a diventare portabandiera di messaggi pericolosi e fuorvianti, lontano da ogni logica umana ed educativa, salvo poi riempirsi la bocca di valori e buoni propositi.

Alcune imprese dell’azzardo promuovono percorsi promozionali socio educativi per combattere ciò che il loro profitto e tornaconto genera: sofferenza! E ancora si propongono di versare una parte dei “soldi sporchi”, derivanti dalla sponsorizzazione di agenzie di gioco d’azzardo, in progetti di produzione di materiali informativi sul “gioco responsabile” o come indicato da loro “gioco consapevole”.

E poi ecco un’altra amara e brutale verità: la politica non conta e non può (?!) nulla. Arriva sempre dopo, quando i campanelli d’allarme sono già stati suonati dalla gente attenta che si interroga e inorridita fatica a credere che questo scempio sia vero…

Le decisioni vengono prese altrove, io penso che alcuni politici parlamentari dormienti, quelli stessi che arrivano a gridare ‘al lupo al lupo’ quando la pecora è già stata sbranata, siano partecipanti di partite giocate su altri tavoli e che silenti attendano il momento giusto per lavarsi la coscienza e iniziare la crociata gridando allo scandalo!

Tempo fa ho intervistato Francesco Toldo, il portierone dell’Inter e della Nazionale italiana di alcuni anni fa. Sono rimasto molto colpito e affascinato da ciò che con coerenza di vita ha cercato di fare per essere un giocatore e un uomo tutto d’un pezzo a costo di battere i pugni e dire in certe situazioni: questo no!

Eppure, cambiando canale, scopro che  altri personaggi del mondo del calcio giocano in modo diverso la stessa partita e allora sento nel cuore il grido di disperazione di quel giovane che mi ha portato oggi suo padre malato d’azzardo e dico: tutto ciò in nome di chi e di che cosa?

La nostra nazionale e i giocatori stessi che ne indossano la maglia non possono e non devono aver bisogno di uno sponsor che promuove azzardo artefice di tanta sofferenza!

Stiamo oltrepassato il limite. Oggi vedo giovani stanchi che chiedono risposte, vedo ragazzi che si allontanano da una nazionale sportiva, perché non accettano che mettendosi una mano sul cuore mentre suona l’inno italiano i nostri giocatori tocchino invece il simbolo di uno dei tanti generatori di malessere e distruzione!

Non potete impregnare la NOSTRA maglia con i VOSTRI traffici, il NOSTRO cuore deve essere libero dai VOSTRI subdoli interessi!

Giù le mani dalla Nazionale.

@simonefeder

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.