Diritti
Giù le mani dalla Croce rossa: tutelati i prodotti a marchio Cri
La Sezione specializzata in materia di imprese ha dato ragione all'organizzazione: il provvedimento fa da apripista nel contrasto alla vendita di prodotti contraddistinti dalla famosa croce rossa
di Redazione

La Sezione specializzata in materia di imprese del Tribunale di Bologna ha dato ragione alla Croce rossa italiana – Cri che, sostenuta dallo studio legale Nunziante Magrone, ha ottenuto un provvedimento che fa da apripista nel contrasto alla vendita di prodotti contraddistinti dalla famosa croce rossa, online e/o a soggetti non appartenenti al circuito Cri. In particolare, il collegio del Tribunale di Bologna ha imposto alla controparte, un’azienda che produce e vende accessori e prodotti con i segni distintivi della nota organizzazione di volontariato: il divieto di produzione e vendita di prodotti contraddistinti dai segni Cri (i “Prodotti Cri”) al di fuori di quelli espressamente elencati dall’apposita autorizzazione prefettizia; il divieto di vendita di Prodotti Cri online e fuori dai locali commerciali; il divieto di vendita dei Prodotti Cri a soggetti non identificati come appartenenti alla Croce rossa italiana. Concessa anche la confisca di taluni prodotti e la pubblicazione della sentenza su sito web e profilo Facebook della convenuta, nonché sulla rivista “150+”, il magazine della Croce rossa italiana.
Lo studio legale Nunziante Magrone ha assistito vittoriosamente Croce rossa italiana con un team specializzato in Proprietà intellettuale, composto dal founding partner avvoccato Pietro Ilardi e dal counsel avvocato Roberto Mazzeo.
Nessuno ti regala niente, noi sì
Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.