Economia

GIRO D’ITALIA. Presente anche La Lega del Filo d’Oro

L'associazione che si occupa delle persone con pluriminorazioni partecipa, insiema ad altre associazioni, al centenario della corsa «rosa»

di Redazione

La Lega del Filo d’Oro, associazione che dal 1964 ha come scopo l’assistenza, la riabilitazione e il reinserimento delle persone sordocieche, sta seguendo il Giro d’Italia del centenario. Il Giro, partito il 9 Maggio, vedrà presente l’associazione lungo tutto il suo percorso. La «Lega» farà parte della storica Carovana che precede la corsa, sarà presente allo stand del Giro della Solidarietà nei villaggi d’arrivo, ed in alcune città avrà un camper al cui interno si potranno toccare con mano gli ausili che consentono una vita indipendente alle persone con pluriminorazioni. Lo scopo è sensibilizzare il grande pubblico ai problemi della sordocecità e raccogliere fondi al fine di ampliare le attività istituzionali dell’associazione  ed ultimare i progetti in corso.
Il costante aumento delle richieste di accoglienza e assistenza specialistica, è il motivo per cui, da vari anni, la Lega del Filo d’Oro sta ampliando le sue attività su tutto il territorio nazionale, così da poter portare il proprio servizio il più vicino possibile a chi ne ha bisogno. Ma, parallelamente a questa crescita, sono necessari continui interventi di miglioramento delle strutture esistenti, per garantire una sempre più elevata qualità dei servizi offerti. Le risorse utili per portare avanti le attività e i nuovi progetti sono ingenti, riuscire a favorire la conoscenza della  problematica della sordocecità  aiuterà a consentire il raggiungimento degli obiettivi posti per migliorare la qualità della vita di queste persone.
«Le attività da noi svolte», spiega Rossano Bartoli, Segretario Generale della Lega del Filo d’Oro, «vengono parzialmente finanziate dai fondi pubblici, ma è soltanto grazie al contributo proveniente dai privati, pari a circa il 70% delle entrate, se possiamo dare risposte più adeguate alle numerose richieste di assistenza e ampliare i servizi offerti raggiungendo anche coloro che fino ad ora non abbiamo potuto aiutare. Il sostegno dei singoli ha quindi un ruolo fondamentale per la vita e lo sviluppo della nostra associazione».


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