Sostenibilità

Giro d’Italia della Csr, a Messina la seconda tappa

Mercoledì 15 febbraio si terrà nella città siciliana sullo stretto il secondo appuntamento dell'iniziativa a cura del Salone della Csr e dell’innovazione sociale che intende promuovere un approccio sostenibile al business. A confrontarsi su «La transizione energetica, tra sfide ed opportunità», alcuni dei più importanti esperti, professionisti e imprenditori della Regione

di Veronica Rossi

Fa tappa a Messina il Giro d’Italia della Csr – iniziativa a cura del Salone della Csr e dell’innovazione sociale che intende promuovere un approccio sostenibile al business, valorizzare le esperienze delle imprese e dei territori stimolando un’emulazione virtuosa – con il suo secondo appuntamento, in programma per il 15 febbraio a partire dalle 10 nell’aula Cannizzaro dell’Università degli Studi di Messina. L’incontro, dal titolo «La transizione energetica, tra sfide ed opportunità», è organizzato in collaborazione con l’ateneo, con la Camera di Commercio di Messina e con Sicindustria. «Siamo davvero felici che Messina rappresenti la seconda tappa del Giro d’Italia della Csr 2023», commenta Salvatore Cuzzocrea, Rettore dell’Università degli Studi di Messina, «e che grazie a questo importante evento continueremo il lavoro che portiamo avanti quotidianamente di contribuire ad una crescita vera della cultura della sostenibilità. La governance dell’Ateneo fin dall’inizio del mio mandato, insieme a tutta la comunità accademica, ha lavorato per tessere rapporti e momenti di condivisione sul territorio per sollecitare la mission del progetto della Csr, l’emulazione virtuosa».

Il tema dell’evento è estremamente urgente e di grande attualità. La transizione energetica,infatti, è la vera sfida del nostro secolo. Il passaggio da un mix energetico centrato sui combustibili fossili a uno a basse o a zero emissioni di carbonio, basato sulle fonti rinnovabili, non è più prorogabile: la Cop26 di Glasgow, che si è tenuta nel novembre 2021, ha sancito l’impegno a raggiungere entro il 2050 la cosiddetta Carbon Neutrality. L’obiettivo è quello di proteggere il Pianeta dalla più grande minaccia che abbia dovuto affrontare fino a oggi, quella del cambiamento climatico. «Il ruolo delle imprese nella transizione verso un'economia sempre più sostenibile richiede profondi cambiamenti nella gestione di processi e prodotti ma anche nella relazione tra i diversi attori sociali», dichiara Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone. «La tappa di Messina propone il racconto di alcune iniziative che hanno l’obiettivo di favorire la transizione energetica del territorio siciliano in una logica di collaborazione costruttiva tra istituzioni, imprese e cittadini».

La transizione energetica non si limita alla decarbonizzazione, cioè all’abbandono progressivo delle fonti fossili, ma richiede un cambiamento di paradigma dell’intero sistema, dallo sviluppo di nuove tecnologie all’elettrificazione di interi settori, dalla mobilità green alla digitalizzazione, dall’economia circolare alla sostenibilità sociale per il reinserimento nel mondo del lavoro delle persone finora impiegate nel settore termoelettrico. E, in ciascuno di questi passaggi, il ruolo delle imprese è fondamentale. Nel corso della tappa messinese – dopo gli interventi in apertura, tra cui quelli di Pietro Franza, Presidente di Sicindustria Messina, e di Ivo Blandina, Vice Presidente Vicario di Sicindustria – verranno raccontati gli esempi di riconversione energetica di A2A nell’impianto termoelettrico di San Filippo del Mela, con il suo responsabile Francesco Farilla; della raffineria di Milazzo con il direttore generale Marcello Tarantino e di Sicilferro Torrenovese con l’amministratore unico Mauro Scurria. Gli interventi saranno coordinati da Roberta Salomone, Referente Rus – Rete Università per lo Sviluppo Sostenibile dell’Università di Messina.

Ma la tappa siciliana del Giro d’Italia della Csr tratterà anche il tema delle comunità energetiche, uno tra i modelli a cui si guarda con più attenzione in Italia e nel mondo. L’evento, infatti, ospiterà la storia a più voci della Comunità energetica rinnovabile e solidale di Messina, raccontata da Marco Fiorino, referente dello Sportello CSR della Camera di Commercio di Messina; Francesco Fontana, Energy Communities Business Developer di Enel X; Francesco Caminiti, assessore del comune di Messina; Annamaria Garufi, Presidente di LeLAT – Lega Lotta Aids e Tossicodipendenza e della Comunità energetica e solidale di Messina. Il progetto prevede il repowering e la messa in funzione di due impianti fotovoltaici sul tetto della sede Le.LA.T. nel rione Mangialupi, che saranno in grado di produrre energia pulita per le utenze dell’associazione e di 20 famiglie in condizione di povertà energetica. Anche gli utili derivanti dal sistema di incentivi per le comunità energetiche saranno distribuiti tra i soci in modo proporzionale rispetto all’energia consumata. L’iniziativa di Messina replica il successo dalla Comunità Energetica Rinnovabile e Solidale di Napoli Est, diventata un vero e proprio volano di riscatto sociale per il territorio.

Giorgia Turchetto, responsabile dell’agenzia di sviluppo Parchi IPBS Fondazione Comunità di Messina, racconterà la sperimentazione di microreti per il contrasto della povertà energetica attraverso processi di stoccaggio e di mutualizzazione dell’energia secondo algoritmi sociali.

L’appuntamento messinese si concluderà dando delle buone notizie. Secondo l'Organizzazione Internazionale del Lavoro, infatti, nonostante le inevitabili perdite occupazionali, la transizione verso l'energia pulita creerà 18 milioni di nuovi posti di lavoro netti entro il 2030. Il ruolo della ricerca è fondamentale perché questo accada: le nuove tecnologie possono generare impatti positivi in termini sociali, con lo sviluppo di nuove competenze e offerta di green jobs, e in termini di crescita economica con una più rapida trasformazione delle filiere produttive.

A parlarne saranno Sebastiano Campagna, direttore del Dipartimento di scienze, biologiche, farmaceutiche e ambientali dell’Università di Messina, e Antonino S. Aricò, direttore dell’Istituto di Tecnologie Avanzate per l’Energia – Itae «Nicola Giordano» di Messina. Il centro di ricerca, fondato dal Consiglio nazionale delle ricerche – Cnr, ha appena visto 16 dei suoi scienziati entrare nella prestigiosa classifica World’s 200 top scientists della Stanford University: un traguardo che conferma l’importanza della ricerca ma anche l’avvento della Sicilia e del Sud come motore di cambiamento sostenibile per l’Italia.

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