L?arrivo dell?estate, nel senso di vacanza, lo annunciano sempre gli stranieri. Sono loro che, ai primi caldi, abitano le località dei laghi. Il lago di Garda in questo periodo fa il tutto esaurito, e il posto più romantico e più ghiotto dove sostare è l?Esplanade di Desenzano (via Lario, 10). Qui la cucina è creativa e di sostanza: code di scampi arrostite con cuori di carciofo, pecorino croccante e salsa alle acciughe dolci, fagottino croccante di cotechino con patate alla crema, fonduta e lenticchie di Castelluccio in umido, gnocchi di radicchio trevisano con pancetta croccante e fonduta ai tre latti, branzino pescato arrostito ai due risi, gamberi rossi e salsa al curry, fondente al cioccolato con salsa al cappuccino.
A Moniga del Garda, due ristoranti entrambi di valore, secondo il parere del grande Raspelli. Uno è Al Porto (via Porto, 29), con l?immancabile luccio in salsa della tradizione lacustre e la milanesina con mantecato di cavedano. L?altro ristorante è la Quintessenza (piazza San Martino, 3), che guarda anche i piatti di terra come testina e lingua di vitello con ristretto di vino rosso.
Sul Garda c?è un glorioso vino, il Chiaretto, spesso dimenticato per via del nome. In realtà è un vino che ha il suo corpo, ed è piacevolissimo. Provate il sommo Garda Chiaretto Molmenti di Costaripa (via Cialdini, 12) oppure il Siclì di Monte Cicogna (via delle Vigne, 6), entrambe di Moniga del Garda. Con questo vino si gustano le aole, che Tarcisio Dagnoli (via Benedetto Croce, 6) pesca e conserva a Limone sul Garda: nome che ricorda una vocazione agli agrumi, in primis limoni e cedri (la cedrata Tassoni infatti è bresciana).
Dal vino all?olio: sul Garda ci sono i migliori esemplari d?Italia. I nostri punti fissi sono a Polpenazze, dove Antonio Bianchi produce un extravergine da primato per I Lecci (via San Pietro, 5). Come lui Gianfranco Comincioli a Puegnago del Garda (via Roma, 10) o Ruggero Brunori, sempre a Polpenazze per la Cascina La Pertica (loc. Campagnola). Sommo l?olio di Alex Nember alla Fattoria Paradiso di Raffa di Puegnago (via Paradiso, 10). Per i curiosi il Frantoio Montecroce di Desenzano del Garda (viale Andreis, 84) produce il brodo di giuggiole, da gustare col locale dolce Bossolà.
E infine un hotel dove sostare in santa pace, fuori dal mondo, ma ricco di comfort e di professionalità. Sta a Sirmione, paese dalle grandi suggestioni, e porta il nome di Olivi (via San Pietro, 5).
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