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Giro di vite su Internet. Carnivore ti spia

Un software che intercetta ogni attività sulla rete. Lo ha autorizzato il governo Usa violando ogni regola sulla privacy

di Riccardo Bagnato

Appena sei settimane dopo gli attacchi terroristici dell?11 settembre, un Congresso sfollato dai propri uffici contaminati dall?antrace, e sottoposto al continuo ripetersi di allarmi di matrice terroristica, approvò in modo schiacciante la legge Providing Appropriate Tools Required to Intercept and Obstruct Terrorism Act (Provvedere strumenti appropriati necessari per intercettare e bloccare il terrorismo), meglio conosciuta con la sigla di Patriot Act. Il voto della Camera fu di 356 deputati a favore e 66 contrari, e 98 a 1 al Senato. A un anno di distanza, le polemiche continuano e se ne scopre in parte il motivo principale: diventare la cornice di un ben più chiaro giro di vite legislativo ai danni di Internet e libertà civili. «Questa legge sacrifica le nostre libertà politiche e civili in nome della sicurezza nazionale e rovescia i valori democratici che definiscono la nostra nazione relegando nuovi e ampi poteri al ramo esecutivo del governo», afferma Nancy Chang, avvocato, che nel novembre 2001 ne ha stilato un?analisi dettagliata per il Centro per i diritti costituzionali (www.ccr-ny.org). L?analisi mette in evidenza come il Patriot Act intervenga nella legislazione «sospendendo le libertà civili, silenziando il dissenso politico, violando la privacy di ogni cittadino, potenziando gli strumenti di sorveglianza, svincolando le autorità dai procedimenti per l?accesso a informazioni segrete e dando loro carta bianca». Software che spia Secondo il comma 216, ad esempio, i giudici possono ordinare l?installazione di software o di strumenti per monitorare e sorvegliare via telefono o in Internet qualsiasi contenuto allorquando un avvocato federale abbia certificato che le informazioni da ottenere risultino «rilevanti per un?indagine criminale in corso». Più precisamente si autorizza il governo a installare e utilizzare il software Carnivore o Dcs1000, dispositivo di tracciamento capace di intercettare ogni forma di attività in Internet, comprese le email, l?attività di pagine Web e le comunicazioni via telefono. Il Patriot Act, oltre quindi a legittimare una sorta di stato di polizia postmoderno, interviene anche nell?ambito delle politiche sull?immigrazione riducendo i diritti costituzionali degli stessi e ampliando le ragioni per cui le autorità possono espellere cittadini immigrati attraverso il comma 411 e 412. Contro una generale riduzione delle libertà civili si sono levate in quest?anno voci da ogni parte del Paese. Alla domanda se tutto ciò è giustificato o giustificabile a fronte dell?11 settembre, Jennifer Stisa Granick, avvocato, direttore del Center for Internet and Society, parla chiaro: «No, piuttosto si tratta di provvedimenti che mirano a proteggere gli interessi e i modelli di business delle grandi corporation della comunicazione digitale, della produzione di software o dell?entertainment». Allarme lanciato anche da importanti realtà come Fair o Electronic Frontier Foundation. Dice Rachel Coen, coordinatrice della comunicazione: «Hanno reso il reato di terrorismo talmente vago per cui può essere considerato terrorismo ogni atto che intenda ?criticare? le istituzioni». Ma non basta. Il 15 luglio, la Camera dei rappresentanti ha approvato il Cyber Security Enhancement Act (Csea), con 385 favorevoli e 3 contrari. È una legge che, insieme ad altre, rende pressoché automatica la possibilità per le agenzie federali di ottenere e archiviare le comunicazioni elettroniche di ogni cittadino americano . Nel nome del copyright E infine a luglio, Howard Barman, deputato repubblicano al Congresso, ha proposto un disegno di legge che renda non punibili gli atti di sabotaggio informatico, quando questi sono perpetuati da «detentori di diritti della proprietà intellettuale ai danni di cittadini ragionevolmente sospettati» di aver commesso atti di pirateria. Il progetto di legge renderà immuni associazioni come la Motion Picture Association of America o la Record Industry Association of America da tutte le leggi statali o federali nel momento in cui esse dovessero bloccare o in qualunque altro modo colpire network peer-to-peer pubblicamente accessibili come Gnutella o Winmx.


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