Leggi
Girare il mondo ed esserne cittadini
Intercultura dal 1955, attraverso gli scambi culturali e i soggiorni studio, cerca di formare giovani che siano cittadini del mondo
Trasformare i giovani in cittadini di ogni luogo del mondo, responsabilizzati sulla pace e sulla comprensione delle diversità, minare la radice dell?aggressività spingendo verso la conoscenza reciproca e la comprensione della diversità come ricchezza. Questa è la vera essenza e lo scopo di Intercultura. Creata in Italia nel 1955 ha contribuito alla formazione di 25 mila studenti italiani con soggiorni di studio in varie parti del mondo e ha avvicinato alla nostra cultura 20 mila giovani stranieri come studenti delle scuole e ospiti delle famiglie italiane. Intercultura è partner italiano di Afs (American Field Service), la maggiore organizzazione mondiale ?non profit? di scambi tra studenti delle scuole superiori. Afs è un?organizzazione internazionale di volontariato, non governativa, non profit, non politicizzata, che concretamente fornisce opportunità di apprendimento interculturale.
È presente in circa 60 Paesi e conta su uno staff di 800 professionisti e su 250 mila volontari. Intercultura non è, e non è mai stata, un?agenzia di viaggi-studio, è invece un?organizzazione educativa di scambi, riconosciuta nel 1985 come Ente Morale dal Presidente della Repubblica e posta sotto la tutela del Ministero degli Affari Esteri. Non ha fini di lucro perché è una onlus ufficialmente riconosciuta ed è iscritta al registro del volontariato. Tremila persone (di cui 1.500 sono anche soci) in Italia si impegnano a seguire il giovane dalla selezione iniziale fino al rientro a casa, procurando in ogni momento di rendere ottimale l?esperienza che sta facendo. Si tratta esclusivamente di volontari i quali si curano di preparare il giovane all?incontro con una visione del mondo diversa dalla propria, e, al rientro, di facilitarne il reinserimento in famiglia, nella scuola e nella comunità di amici.
I volontari sono in genere giovani che nel passato hanno usufruito dei soggiorni all?estero di Intercultura, membri delle loro famiglie, ma anche insegnanti. In Italia sono raggruppati in circa 100 sedi locali, denominate Centri, dislocate su tutto il territorio nazionale. I volontari hanno un ciclo di lavoro annuale che ha come riferimento principale l?incontro con i presidi delle scuole superiori, con gli insegnanti e con gli studenti allo scopo di presentare alle classi d?età via via emergenti le proposte di Intercultura, i programmi, le opportunità per diventare cittadini di ogni luogo del mondo. A ottobre, ogni anno, viene pubblicizzato il bando per il concorso e le prove per la selezione avvengono tra novembre e dicembre in ogni Centro Intercultura. Tutti gli studenti di scuola media superiore tra i 15 e i 17 anni possono iscriversi al concorso. Non è necessario avere dei risultati scolastici brillanti. È importante invece avere un basso livello di ansia, affidabilità umana, fiducia in sé e negli altri, capacità di socializzare con adulti e coetanei. Lo studente, che partirà l?anno successivo, viene preparato al progetto educativo e documentato sugli aspetti sia culturali sia pratici della vita che lo aspetta: abitudini, galateo, rapporti ragazzi-ragazze, alimentazione, orari, sistema scolastico.
Questi soggiorni naturalmente hanno un costo. Lo sforzo maggiore di Intercultura consiste proprio nel mettere in condizione di vivere questa opportunità anche i giovani meno abbienti. Ogni anno, infatti, questa associazione mette a disposizione oltre 400 posti gratuiti o sovvenzionati a favore dei candidati più meritevoli. In questi ultimi anni, in seguito a una campagna di sensibilizzazione, molte imprese italiane, banche, enti locali e privati cittadini, hanno capito l?importanza di questa iniziativa e hanno sostenuto finanziariamente Intercultura.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.