Non profit
Giovannini lancia la road map per un nuovo servizio civile
L'obiettivo del ministro del Lavoro è quello di far entrare la riforma nel pacchetto "Youth guarantee" dell'Unione europea. Nei giorni scorsi il primo incontro preparatorio con le rappresentanze giovanili
Servizio civile e occupazione giovanile, binomio sempre più importante per il ministro del Lavoro Enrico Giovannini. "Il servizio civile è stato il filo conduttore dell'incontro tra il ministro e noi referenti del mondo giovanile", conferma Silvia Conforti, presente come rappresentante nazionale dei volontari in servizio all'incontro che pochi giorni fa ha visto protagonista Giovannini e una ventina di tra portavoce e rappresentanti di varie sigle, come i presidenti delle Consulte e delle associazioni di studenti universitari e liceali, settori giovanili di Confartigianato, Confagricoltura, Piccole e medie imprese, più Forum nazionale servizio civile e Cnesc, Conferenza nazionale enti di servizio civile.
"Giovannini ha chiesto a ognuno di noi consigli in merito alla prossima uscita del Pacchetto garanzia giovani", continua Conforti. Lo Youth guarantee, previsto entro la fine del 2013, è una misura per la promozione dell'impiego giovanile che si realizzerà con fondi dell'Unione europea. Nel prendere parola all'inizio dell'incontro, il ministro ha citato fin dalle prime parole il servizio civile: "Da un lato ha riconosciuto la sua valenza come esperienza cardine tra gli anni della scuola e dell'avio al lavoro, dall'altro è rimasto quasi senza parole quando gli ho spiegato come in ogni bando le richieste di partecipazione dei giovani siano almeno 60mila, a fronte dei 15.466 posti disponibili dell'ultima chiamata", spiega la rappresentante di ragazze e ragazzi in Scn, Servizio civile nazionale, referente per la macroarea Centro (carica biennale e volontaria, a lei si affiancano altri tre rappresentanti) e prima a prendere la parola nella tavola rotonda con Giovannini.
"Il ministro si è dimostrato favorevole al riconoscimento e alla certificazione dell'esperienza, così come del fatto che il servizio civile potrebbe essere lo strumento più adatto per incentivare politiche giovanili formative e a risposta immediata, proprio in linea con il Pacchetto garanzia della Ue". Tra l'altro, continua la rappresenante dei volontari, "la struttura per preparare bandi ad hoc c'è già". Conforti sottolinea infine come "tutti i presenti alla tavola con Giovannini abbiano speso una buona parola sull'importanza del servizio civile, aspetto non scontato e significativo, perché un suo potenziamento dopo anni di tagli sarebbe più che necessario".
Che per il ministro del Lavoro tale esperienza vada rilanciata, in vista della prossima riforma, è cosa nota: in un recente incontro pubblico, nel proporre per l'Italia il modello francese di servizio civile, aveva anche lanciato una provocazione: "un'ipotetica versione obbligatoria avrebbe un costo economico ingente, certo, ma forse inferiore al costo di tenere inattivi 2,2 milioni di ragazzi che oggi non trovano nulla. Sono miliardi di capitale umano che sprechiamo".
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