Cultura

Giovanni Paoli II: con i migranti serena ragionevolezza civica

Presentato il messaggio per la prossima giornata del migrante

di Sara De Carli

La questione dei presepi è piccola cosa al confronto. Ma le parole del Papa per la prossima Giornata del Migrante vanno bene anche per quello. ?L?integrazione non è un?assimilazione che induce a sopprimere o a dimenticare la propria identità culturale?, ma ?un processo prolungato che mira a formare società e culture, rendendole sempre più riflesso dei multiformi doni di Dio agli uomini?. Il messaggio di Giovanni Paolo II diffuso in vista della Giornata internazionale del migrante e del rifugiato, che cadrà il 16 gennaio, ha introdotto il tema dell?integrazione e dell?accoglienza. ?Ovviamente occorre coniugare il principio del rispetto delle differenze culturali con quello della tutela dei valori comuni irrinunciabili, perché fondati sui diritti umani universali?. Secondo il Pontefice da queste considerazioni fondamentali dovrebbe scaturire, ?quel clima di ragionevolezza civica che consente una convivenza amichevole e serena?. Alla diffusione del messaggio del Papa è seguita una conferenza stampa con la partecipazione del cardinale Stephen Fumio Hamao, di monsignor Agostino Marchetto e di padre Michael Blume, rispettivamente presidente, segretario e sottosegretario del Pontificio Consiglio della Pastorale per i Migranti e gli Itineranti, che hanno aggiunto considerazioni e spiegazioni sul documento papale e la posizione della Chiesa sulla sfida delle migrazioni e dell?intercultura. In particolare monsignor Marchetto ha ricordato il progetto dell?Istituzione di parrocchie interetniche con il coinvolgimento di fedeli cristiani immigrati che dovrebbero trovare nella parrocchia un loro spazio per ?ridire la fede di un Battesimo iscritto nell?universo culturale del loro Paese di origine?.


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