Cultura
Giovanni Lindo Ferretti: una canzone sull’11 settembre
Il leader dei CSI - ora PGR-Per grazia ricevuta - racconta a Vita come è nata l'ultima traccia contenuta nel nuovo cd. Con negli occhi le immagini della tragedia
“E’ la prima canzone che ho scritto. In otto ore, nella sala d’attesa di un aeroporto. Sono stato lì, ad aspettare che le emozioni e la confusione di immagini che ci avevano bombardato in quei giorni si placasse: ne è venuto fuori questo testo”. Così Giovanni Lindo Ferretti, guru dei CSI (rinati come PGR-Per grazia ricevuta), spiega il testo di “11 settembre 2001”, la canzone che chiude il loro nuovo cd, “PGR”.
Presentato ieri all’università Cattolica di Milano – in cui Ferretti e i compagni hanno tenuto una lezione dedicata ai giovani del master in Comunicazione musicale – il nuovo disco degli ex-CSI si presenta come uno straordinario nuovo inizio, con atmosfere oniriche e cinematografiche impreziosite dalla bellissima voce di Ginevra Di Marco. Dopo una pausa di riflessione, Giovanni Lindo Ferretti è dunque tornato. “Non ero certo che potesse nascere qualcosa di nuovo e di entusiasmante dopo l’esperienza con i CSI”, ha spiegato. L’insistenza dei suoi ex compagni, in particolare Gianni Maroccolo, “e una serata magica di letture su Don Dossetti, a Montesole, in cui ho riassaporato un’atmosfera bellissima”, hanno fatto il resto.
Ed ecco un cd con nove intense canzoni, con testi che testimoniano (e non poteva essere altrimenti) la potenza della riflessione civile di Ferretti. “Unidici settembre è venuta fuori pensando a chi era lì per aiutare, come i pompieri e le forze dell’ordine, o a chi era lì per caso e non aveva possibilità di muoversi” racconta Ferretti, a cui abbiamo chiesto come si era accostato a questo tema. Nel testo, impressionante per la sua sobrietà e forza descrittiva, Ferretti immagina la situazione di due amici, uno dei quali non può camminare, intrappolati nelle Twin Towers. La loro immagine, le loro emozioni, sono la cifra di un dramma quasi impossibile da raccontare.
PGR-Per grazia ricevuta (Universal), sarà nei negozi di dischi da domani.
Ecco il testo di “11 settembre 2001”:
Chi sale dice a chi scende le scale
piano che vi fate del male
la vita è così bella e dura così poco che,
ero ancora bambino, ho deciso
da grande spengo il fuoco
..scappa, è l’inferno, non c’è niente da fare
tra la folla che scende c’è qualcuno che sale
è il mio lavoro, un mestiere, la mia paga
faccio il poliziotto contengo bene e male
il bene che diventa male
il male che non può che peggiorare
non faccio lo scrittore, il prete, il politico, il cantante
non mi faccio amare
io sono un poliziotto
mi tocca contenere, non fidarmi
nè del bene, nè al male
l’uomo in piedi, sereno
tiene nella mano una mano
..lui, il mio amico, non può camminare
non siamo tutti fatti per scendere e salire le scale
restiamo qui, è finita, ultima splendida giornata
le finestre in frantumi, pensieri che non si fanno pensare
bruciare l’11 settembre
negli occhi il cielo, la città, il mare.
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