Gianni ha rinnovato l’iscrizione a Papillon. Credo sia uno dei soci “storici” della mia associazione di consumatori attenti, fondata nel 1992. Il fatto di per sé può essere una faccenda di routine (i soci sono 6mila), sennonché Gianni da due anni è in coma in una clinica di Lecco, la stessa dove, in un’altra stanza, abita Eluana. L’altro giorno sono andato a trovarlo, per la prima volta. Mi sono commosso. Era lui, per nulla smagrito come mi sarei aspettato, pacioso come lo conoscevo quando a Lecco ci trovavamo a mangiare la taragna. Ogni tanto, durante il sonno (ma un sonno vero, come quello di noi tutti) apriva gli occhi e guardava. Sembrava che guardasse verso sua moglie e anche verso di noi. Era una presenza, la tenera presenza di una vita. Misteriosa nel suo disegno, ma inequivocabilmente una vita. Mi ha poi colpito vedere la letizia di sua moglie; mi ha colpito saperlo sempre tra i miei soci, con le cose che più gli erano care, tra cui la nostra opera dedicata al gusto. Il resto delle considerazioni le lascio a chi ci contrabbanda, con un paradosso, che il bene può coincidere con la negazione della vita.
Se fosse attivo sarebbe in prima fila per la cena In ComPagnia, che il 14 e 15 febbraio, in tutti i Papillon d’Italia (sul sito www.clubpapillon.it le modalità di partecipazione) faremo in forme di 4-10-20 persone, che si ritroveranno ognuno cucinando un piatto e poi pagando come in trattoria (20 euro). Il ricavato andrà a Gloria Riva, una monaca che a Pietrarubbia, nella diocesi di San Marino e del Montefeltro, sta ristrutturando un monastero dedicato alla Bellezza. Ho conosciuto Suor Gloria (o della felicità) e anche lei, una sera, quando era ragazza, subì un incidente che la mandò in coma. Ma si riebbe presto e la stessa luce che vide quella notte, dove incontrò la pace, la rivide un anno dopo a Lourdes. Fu una chiamata, misteriosa e chiara, per essere in mezzo a noi oggi, a dire che il senso della vita, per ciascuno, hai dei punti di fuga che non vanno censurati. E con queste persone, il gusto ha veramente più gusto.
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