Innovazione
Giovani talenti protagonisti del Social Innovation Campus 2024
Alla due giorni promossa da Fondazione Triulza raddoppiano i partecipanti, arrivati a oltre 12.500, l’86% di loro sono studenti, ricercatori e giovani cooperatori e imprenditori. Ben 151 le iniziative organizzate in presenza a Mind Milano e online. L'evento si è chiuso con le premiazioni degli hackathon in presenza e online
di Redazione
Coinvolgere le nuove generazioni sui temi dell’innovazione sociale e ambientale questo l’obiettivo che fin dalla prima edizione ha perseguito il Social Innovation Campus di Fondazione Triulza che quest’anno è stato dedicato al tema: “Skills 4 Social Innovation. I talenti di tutti per costruire il futuro”.
Incrementata la presenza dei giovani
Contenuti e format dell’edizione 2024 – che si è svolta in Mind Milano Innovation District il 28 e il 29 febbraio – hanno riscontrato una grandissima adesione, confermando che il Social Innovation Campus è l’evento italiano dei giovani sull’innovazione sociale: tra gli oltre 12.500 partecipanti alle 151 iniziative organizzate in presenza e online i giovani sono stati 10.723 (l’86%) con un incremento di quasi il 70% rispetto al 2023 grazie alla ricca offerta di format e attività a loro dedicate.
Raddoppiano infatti i partecipanti e le iniziative proposte attraverso il coinvolgimento nel programma culturale di una “community” di partner e di esperti che cresce ogni anno e che fornisce contenuti e strumenti ai giovani. Sono loro i protagonisti del Campus che sperimentano e toccano con mano tecnologie e innovazione, ascoltano e interagiscono con mentor e relatori e, soprattutto, co-progettano e propongono soluzioni concrete a partire da sfide reali.
Studenti delle scuole secondarie di II grado di 26 Comuni di Abruzzo, Basilicata, Emilia-Romagna, Lombardia, Sicilia e Veneto hanno potuto partecipare a laboratori tematici e di orientamento al lavoro e a due percorsi di co-progettazione (hackathon) in presenza e online attraverso i quali hanno presentato le loro visioni, valori e proposte tecnologiche e innovative per migliorare l’ambiente, la vita delle persone e delle comunità.
Tra i partecipanti anche oltre 30 ricercatori, cooperatori e startup innovative di tutta Italia, che durante gli eventi e nel Contest annuale Social Tech hanno presentato progetti e soluzioni digitali e tecnologiche ad impatto sociale e ambientale per trasformare i rifiuti in nuovi materiali e in forme di economia circolare; per supportare le persone con fragilità cognitiva, demenze o dipendenze; per aiutare l’inclusione dei migranti o la mobilità di persone con disabilità, l’inserimento lavorativo o la formazione.
Cresce la qualità. progettuale
«Dopo cinque edizioni del Social Innovation Campus abbiamo constatato come stia crescendo la qualità progettuale, l’attenzione e la consapevolezza dei giovani sull’impatto, non solo ambientale ma anche sociale. Di fatto, le loro proposte e i loro progetti sono sempre più complessi, concreti e “intransigenti” nei confronti del rispetto per l’ambiente e dell’inclusione sociale, due aspetti da cui non si può più prescindere, secondo i giovani», afferma Massimo Minelli, presidente di Fondazione Triulza.
«Un ruolo fondamentale nelle progettazioni hanno le tecnologie, che sono uno strumento per raggiungere obiettivi ad impatto. In tutti i progetti però vi sono i luoghi fisici al centro a indicare la voglia di stare insieme”, aggiunge Minelli.
Contest social tech
In gara al Contest Social Tech 20 cooperative e startup sociali innovative di tutta Italia selezionate con i loro progetti di innovazione e impatto. Queste realtà sono state valutate dalla giuria qualificata di 40 esperti che ha assegnato il primo premio (5mila euro) alla startup innovativa CoffeeFrom di Milano che trasforma i fondi di caffè esausti – normalmente smaltiti in discarica – in nuovi materiali termoplastici, riducendo le emissioni di CO2 e l’uso di materie plastiche fossili vergini.
Secondo e terzo premio (la partecipazione alla prossima edizione del Master in Europrogettazione BEEurope) sono stati assegnati, rispettivamente, a: Human Maple, una startup innovativa di Castelfranco Emilia che attraverso posacenere interattivi promuove la raccolta e il riciclo delle cicche di sigaretta per non inquinare l’ambiente e diventare materia termo-isolante o di imbottitura; e alla Cooperativa di Fermo CoosMarche per Intellica, una piattaforma web di stimolazione cognitiva digitale a beneficio di fragilità come la disabilità cognitiva, i disturbi dello spettro autistico e le demenze.
In gara 20 team hackathon
Dagli studenti dei 20 team hackathon sono arrivate soluzioni e proposte per tutelare l’ambiente attraverso una gestione efficace dei rifiuti, migliorare la fruizione degli spazi pubblici, rendere il mondo della moda e i servizi di mobilità più sostenibili, ideare il supermercato del futuro e piattaforme cooperative di servizi. Il tutto utilizzando l’Intelligenza Artificiale e cloud computing in modo innovativo e considerando l’impatto.
Quindici i team – si legge in una nota – che hanno lavorato per 36 ore consecutive in presenza in Mind, si sono auto-organizzati in percorsi di progettazione collaborativa, hanno incontrato esperti e mentor di aziende e partner che hanno lanciato loro le sfide. Cinque team hanno seguito un percorso online iniziato a gennaio con webinar di approfondimento sulle sfide condotti da esperti delle aziende partner. Nella seconda giornata del Campus tutti hanno presentato alle giurie le loro proposte.
Primo premio dell’Hackathon in presenza (1.500 euro) è stato vinto dai “Green Titans” (Liceo Veronica Gambara di Brescia) che con il progetto “Maaaxi – Da fermata a mini hub” hanno proposto la riqualificazione delle fermate degli autobus per trasformarle in mini hub ricchi di servizi collegati con app MaaS (Mobility as a Service). L’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale in questo rinnovato sistema di mobilità ha valso ai Green Titans anche il premio speciale Microsoft di 500 euro.
Il secondo premio (500 euro) ai Lorem Ipsum (Liceo Artistico Preziosissimo Sangue di Monza) che con il loro progetto “RePlace” hanno portato un nuovo concetto di spazio pubblico urbano, dedicato ai giovani e alla comunità, costruito con materiali di scarto e con una app per vendere prodotti sostenibili e promuovere business ideati dai giovani.
I progetti dei team premiati dal terzo al sesto posto hanno vinto una stampante Epson e sono stati: Eco-laboriamo (ITCG Primo Levi di Seregno), Idrocacciuoli (Liceo delle Scienze Umane Preziosissimo Sangue di Milano), Zootropolis (ITET Bassi di Lodi) e The Crusoes (Liceo Muratori San Carlo di Modena).
Primo classificato Hackathon online (1.500 euro) il team “I Riciclanti”(Istituto Tito Acerbo di Pescara) con ReGreen Hub, una cooperativa di piattaforma nata per fronteggiare il problema degli elevati rifiuti prodotti dal settore dell’industria tessile.
Secondo classificato (500 euro) al Liceo Scientifico D’Ascanio di Montesilvano per Reshame, una app per scambiare i propri capi di abbigliamento in un luogo fisico in cui sarà possibile accedere a diverse attività di aggregazione e servizi gratuiti.
Immagini da ufficio stampa
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