Non profit

Giovani per caso

privi di ideali, senza una guida, in una società piena di modelli devianti

di Francesco Di Nepi

è necessario costruire nei ragazzi personalità più forti e mature. Con “mattoni”resistenti fatti di un materiale sempre più raro: l’attenzione. è questo, in estrema sintesi, il senso del rapporto 1997 del Centro Nazionale di documentazione sull’infanzia e l’adolescenza in Italia presieduto da Carlo Alfredo Moro, promosso dal ministero Affari Sociali. dal quale emerge la difficoltà crescente, da parte dei genitori, di educare in modo corretto i propri figli, oltre alla loro tendenza a svestirsi del proprio ruolo di educatori, mostrandosi troppo accondiscendenti o troppo duri. per questo i loro ragazzi fanno fatica a costruirsi una identità ben precisa che gli consenta di autodeterminarsi in una società sempre più gremita di modelli a volte devianti. Una società che sta diventando rapidamente multirazziale, senza che le giovani generazioni abbiano gli strumenti per viverci in modo corretto e nella quale i minori sono troppo spesso oggetto di violenza e di sfruttamento. Il rapporto contiene il commento derivato dall’elaborazione dei dati, diviso a seconda degli argomenti. Ma andiamo con ordine. Aspetti demografici I giovani sono sempre di meno. è quanto si evince dal notevole declino della natalità e dal livello di fecondità, tra i più bassi al mondo(1,3 figli per donna calcolnado però che per la sostituzione di una generazione con l’altra serve un valore pari a 2,1).Il dato esemplificativo mostra come la classe di età più giovane, quella che va dagli 0 ai 14 anni, nel 1951 era oltre il 27%; oggi la percentuale si è ridotta al 16,7%, con le punte massime nel sud dell’Italia. Famiglia e matrimonio la ricerca dice che le ragazze si creano una famglia molto prima dei ragazzi. Le donne si sposano infatti ad un’età mediamente inferiore a quella degli uomini: 26,5 anni contro i 29,3. La differenza diminuisce scendendo nelle regioni meridionali. Comportamenti sessuali L’età del primo rapporto sessuale, nei giovani, era di 21 anni negli anni ’50, ha attraversato la fase decrescente in cui la scoperta del sesso avveniva, di media, a 19,4 anni, per tornare, oggi, alla stessa età media degli anni ’50. Istruzione e lettura Le donne sono oggi più istruite degli uomini, leggono di meno ma meglio. i dati Istat dicono infatti che le ragazze giunte all’età di 15-19 anni, prive di titolo di scuola dell’obbligo, sono meno dei ragazzi. E mostrano anche come il sesso debole abbia un minor interesse per la lettura, ma, rispetto ai ragazzi, che sono più interessati alle notizie sportive, si occupanodi un ventaglio di argomenti molto più vasto. Tempo libero L’attività che rende omogeneo l’universo dei bambini a quello degli adolescenti è il gioco. L’unica differenza è rappresentata dal tipo di attività: i videogiochi, di dominio maschile al pari della pratica sportiva, sono la principale forma di impiego del tempo libero tra gli 11 e i 14 anni. Di genero neutro sono invece attività come il collezionismo, la musica e la frequenza (crescente all’aumentare dell’età)a spettacoli come il cinema e il teatro.


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