Politica

GIOVANI. Gli amministratori locali under 35 a confronto

Realizzato un sondaggio in occasione di Anci Giovani

di Redazione

Quello che i ragazzi auspicano è una ventata di rinnovamento. Vorrebbero un Paese in cui si riesca finalmente a porre un argine a corruzione e clientelismi, al sistema che fin qui ha generato involuzioni e ritardi nello sviluppo. Auspicherebbero un
Paese in cui venga bandita l’attuale concezione del lavoro, che ha precarizzato l’esistenza di migliaia di loro, più efficiente, con un sistema giudiziario più efficace e capace di assicurare sicurezza alle persone. Un’Italia non impossibile da creare, secondo i ragazzi e le ragazze: occorre dare più spazio ai giovani e, soprattutto, a chi ha idee e voglia di fare.

In occasione dell’assemblea programmatica di Anci Giovane, i quasi 27 mila amministratori italiani under 35 avranno modo di confrontarsi su questi temi, anche grazie ad un sistema di pooling che coinvolgerà direttamente la platea su temi chiave, oggetto poi di dibattito ed approfondimento. “Saremo a Taormina- afferma D’Arrigo- per confrontarci e per proporre, per dare il nostro contributo al
Paese. Il contributo- sottolinea- di oltre 27.000 ragazzi sindaci, assessori, consiglieri comunali che ogni giorno si misurano con problemi reali e voglia di cambiamento dal basso”.

La ricerca della Fondazione Cittalia è stata realizzata utilizzando un’indagine Cawi e Cati somministrata da Swg ad un campione di 1074 soggetti maggiorenni sotto i 35 anni residenti sul territorio nazionale, rappresentativi dell’universo di riferimento in
base ai parametri di sesso, età e zona di residenza. Il campione di 1074 intervistati risulta così composto: sesso – maschio 49% e femmina 51%; età – 18-24 anni 36%, 25-29 anni 33%, 30-34 anni 31%; zona di residenza – Nord Ovest 24%, Nord Est 19%, Centro 19%, Sud 27%, Isole 11%.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA