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Giovani d’azzardo: la situazione a Matera
Il 12% dei ragazzi di Matera gioca almeno 10 euro al gratta & vinci, mentre il 25% di loro dichiara di aver iniziato a giocare alle slot prima dei 10 anni. Una serie di dati impressionanti, fotografati in una ricerca di Simone Feder, fotografa una situazione che non può lasciare indifferenti, nella città che nel 2019 sarà Capitale europea della cultura
di Marco Dotti
I giovani più vulnerabili sono quelli che praticano meno sport, che hanno famigliarità con altri comportamenti a rischi, che frequentano persono che usano sostanze psicotrope e sottostimano costantemente la possibilità stessa di incorrere in qualche "rischio".
Emergono dati inquientanti, dalla campionatura effettuata a Matera da Simone Feder, della Casa del Giovane di Pavia e del Movimento No Slot.
Feder ha lavorato con 698 studenti minorenni frequentanti 7 diversi istituti scolastici nella zona di Matera. Il 93% di questi studenti ha un'età media di 16 anni e al 49% fa parte di un nucleo famigliare composto da 4 persone.
La casa è un luogo chiave, perché il 67% dei ragazzi intervistati dichiara di passare la maggior parte del proprio tempo tra le mura domestice. Solo il 3% ammette di andare in una sala giochi. Oramai, come emerge dalla ricerca, la tendenza è al gioco "social" ma asociale: il 12% degli intervistati, infatti, dichiara di giocare di giocare almeno 10 euro a settimana. Prevale, tra loro, la tipologia di gioco della "scommessa".
La scommessa può essere diretta e individuale o collettiva a raccolta. Un altro ragazzo, in tal caso, raccoglie i soldi del gruppo e li scommette. Non è un caso che il 73% dei ragazzi dichiara di passare il proprio tempo con gli amici. La scommessa – specialmente sportiva – sta emergendo sempre più come modalità di azzardo prevalente tra i minorenni maschi.
Va poi detto che il 98% dei ragazzi e delle ragazze intervistate possiede uno smartphone, anche se sono prevalentemente le ragazze a usarlo in modalità "sempre connessa". L'uso prevalente dello smartphone è per le chat (49%), mentre il 12% ammette di servirsene per giocare. Il 59% degli intervistati dichiara di "chattare" più di due ore al giorno, il 93% usa facebook dedicandovi più di due ore al giorno.
Ma quanti soldi hanno tra le mani i minorenni di Matera? il 50% da 1 a 10 euro a settimana, il 16% da 11 a 30 euro, il 2% oltre i 51 euro e il 21% "quello che chiede".
Il 15% della spesa settimanale di questi ragazzi va in azzardo: scommesse, gratta & vinci e slot machine. I maggiorenni giocano d'azzardo per un 49%, ma sono più del 34% i minorenni che ammettono di giocare al gratta & vinci e scommettere.
"Il dato è allarmante", commenta Feder, "perché dimostra come si sia in presenza di un fenomeno ritenuto 'naturale', 'normale'. A convermarlo c'è il fatto che i ragazzi sottostimano abbondantemente i danni e i rischi derivanti dai cosiddetti 'abusi legali': azzardo, ma anche alcool, tabacco".
Questo, nonostante il 54% di loro consideri l'azzardo una malattia. "Una malattia", osserva Feder, "da cui evidentemente si sentono immuni. La percezione di scommesse e gratta & vinci come giochi d'azzardo è molto bassa".
I ragazzi che giocano d'azzardo, a Matera, sono solitamente di sesso maschile, hanno parenti che abitualmente giocano, sono figli di genitori divorziati e ricevono più soldi degli altri durante la settimana.
Un dato impressionante sui ragazzini con meno di 10 anni: il 32% dei ragazzi intervistati dichiara di aver giocato per la prima volta al Gratta & Vinci in questa fascia d'età. Parimenti, il 25% dichiara di aver giocato alle slot per la prima volta quando aveva meno di dieci anni.
"Bisogna lavorare nelle scuole, ridare forza alle istituzioni educative, sostenere i genitori", osserva Feder. "Uscirne è possibile, ma il tessuto sociale giovanile si sta sempre più permeando di 'tolleranza all'azzardo'. Dobbiamo lavorare sull'istanza educativa: posti dinanzi al possibile danno, messi davanti all'evidenza del rischio i ragazzi comprendono e cominciano a ragionare di conseguenza".
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