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Giovanardi replica a Genitori si diventa
Continua la polemica con l'associazione familiare
Il sottosegretario Carlo Giovanardi, presidente della Commissione adozioni internazionali, risponde alla lettera con cui Genitori si diventa il 23 novembre scorso ha annunciato le dimissioni del suo rappresentante dalla stessa Cai, Michele Augurio (leggi qui Genitori si diventa lascia la Cai e La commissione adozioni resta senza mamme e papà)
Giovanardi «prende atto» della lettera del presidente di Gsd, Antonio Fatigati, e definisce le sue affermazioni «gravi e offensive, ma anche del tutto inaspettate alla luce dell’ottima collaborazione con il dottor Augurio». Il sottosegretario risponde punto per punto alle critiche mosse dall’associazione. Scrive di non aver «memoria di segnalazioni che siano state proposte per essere iscritte nell’ordine del giorno delle riunioni» (Gds lamentava che le sue numerose segnalazioni erano state inutili) e che «la vis polemica sembra aver preso il sopravvento sulla lucidità».
Secondo Giovanardi, Fatigati avrebbe rifiutato di incontrare il vicepresidente della Cai, Daniela Bacchetta, «respingendo ogni proposta di dialogo»: l’associazione – pubblicando la lettera – annota al contrario che «la proposta di incontro a cui la lettera fa riferimento, è pervenuta a Genitori si diventa a fine novembre. In quel momento la lettera di dimissioni era già stata trasmessa e quindi la proposta era arrivata fuori tempo utile».
Giovanardi si sofferma anche sul programma televisivo sulle adozioni internazionali, criticato da Fatigati, presto in onda su La7. «Sono stati fatti i necessari approfondimenti con l’ente e con i curatori della trasmissione, evidenziando a tutti l’esigenza di tutelare i bambini e di non fare dell’adozione un intrattenimento. Ciò precisato, questa Commissione non può operare preventive censure sull’informazione. Certamente e senza bisogno delle sue indicazioni la Commissione agirà sull’ente se verificherà la violazione dei suoi doveri».
Quel che resta, al di là della polemica, è che oggi la Commissione adozioni vede solo un membro nominato dalle associazioni familiari contro i tre previsti dal suo regolamento.
