Politica

Giovanardi incontra le famiglie numerose

di Redazione

L’incontro tra Carlo Giovanardi, sottosegretario alle politiche per la famiglia, e  l’Associazione nazionale Famiglie numerose (Anfn) rappresentata dal presidente Mario Sberna e dai consiglieri Alessandro Soprana, Alfredo Caltabiano, dagli esperti Stefano Lipparini, Carlo Dionedi e Marco Dal Prà e dal rappresentante dell’Autorità per l’Energia elettrica e il Gas, incaricato delle tariffe elettriche. L’obiettivo era trovare una soluzione rapida ed efficace al problema annoso delle tariffe penalizzanti nei confronti delle famiglie numerose. Giovanardi ha sottolineato come la tariffa elettrica per uso domestico sia strutturata in modo da aumentare il prezzo dell’energia con l’aumentare dei consumi, senza tenere in alcun conto la composizione del nucleo familiare. Tale maggiorazione sul prezzo viene poi utilizzata per alimentare le tariffe “sociali” destinate a tutti gli utenti con consumi minimi, senza alcuna relazione con il reddito. Pertanto le famiglie numerose, che hanno consumi elevati per necessità, di fatto svolgono il ruolo di ammortizzatore sociale pagando quote di tariffa per altre categorie di utenti e risultando così fortemente penalizzate.
L’associazione ha illustrato i dati statistici raccolti tra i soci (oltre 500 utenze elettriche analizzate nel dettaglio), dimostrando come le famiglie numerose siano molto più sobrie nei consumi rispetto agli altri cittadini: una media di consumi pari a 600 kWh all’anno pro capite contro una media nazionale pro capite di 1.132 KWh all’anno. Anche solo per questa ragione dovrebbero essere premiate dal Paese e non punite e penalizzate come avviene oggi. Per questo è stato chiesto all’Autorità di consentire alle famiglie numerose di accedere alla tariffa D1, una tariffa con il kWh a prezzo di costo, e con potenza contrattuale liberalizzata (ad esempio 6 o 4,5kW) come avviene in tutti gli altri paesi europei, indipendentemente dai consumi o dal reddito. Applicando questa tariffa l’elettricità arriva alle famiglie numerose senza alcun intervento di sostegno da parte dello Stato, e senza alcun aggravio dovuto oggi al sistema incrociato che serve a finanziare le attuali tariffe sociali. La tariffa D1, che ANFN ha chiesto per tutte le famiglie con almeno tre figli, secondo il rappresentante dell’Autorità per l’Energia potrebbe essere implementata in forma sperimentale, già a partire dai primi mesi del 2009, per le famiglie con almeno 4 figli a carico, come base per un criterio equo che dovrà poi essere esteso a tutte le famiglie con figli.
Il rappresentante dell’Autorità si è riservato di verificare le modalità operative con cui questa innovazione tariffaria dovrebbe essere richiesta e verificata, per non aggravare sui distributori l’onere di stabilire quali famiglie ne hanno il diritto. Ha inoltre sottolineato come dal 1° gennaio 2009 partirà anche il sistema dei sussidi per le famiglie con ISEE inferiore a 7500 Euro, riservato ai soli contratti con potenza di 3kW, per agevolare quindi gli utenti deboli.
A margine dell’incontro ci si è soffermati sui temi che dovranno necessariamente essere approfonditi nei prossimi incontri: riforma dell’Isee; implementazione della carta famiglia; adeguamento al costo della vita degli assegni famigliari; modifica dell’importo del reddito minimo che determina se un familiare è a carico o meno; modifica della definizione di studente fuori sede per la detraibilità degli affitti degli appartamenti o delle rette dei collegi; tariffe, addizionali e tassazioni degli enti locali; detrazioni fiscali dei mutui sulla prima casa; riconoscimento contributi pensionistici figurativi per le madri.

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