Cultura

Giovanardi e Borea all’attacco di Lega e Pd

Il sottosegretario: «Il Servizio Civile deve essere nazionale e le Regioni devono partecipare alla spesa»

di Luca Zanfei

“Vogliono sbaraccare il servizio civile”, tuona il sottosegretario alla presidenza del consiglio con delega al Servizio Civile, Carlo Giovanardi intervenuto oggi a Roma durante il secondo convegno nazionale Roma al convegno “Avis e servizio civile nazionale: risorsa, opportunità, futuro”. Al senatore non va proprio giù la proposta della Lega e di alcuni parlamentari del Pd, di trasferire le competenze del Servizio alle Regioni, facendolo rientrare nell’ambito dell’assistenza.

“Mi sembra un salto indietro – continua Giovanardi – C’è il rischio di frammentare un’esperienza di eccellenza che rappresenta una grande risorsa per il futuro del paese”. Il sottosegretario, invece, punta sull’unitarietà dell’sistema. “Il Servizio Civile deve essere nazionale perché solo così si mantiene la sua vera funzione di educazione alla cittadinanza e di difesa della patria – insiste – Le Regioni debbono invece contribuire alla progettazione e soprattutto compartecipare a livello di risorse finanziarie, anche perché non si può continuare a gravare sulle stesse associazioni di volontariato. Per questo abbiamo stanziato 24 milioni di euro che andranno ad integrare i 170 milioni già presenti nel Fondo Nazionale”.

Sul tema delle risorse interviene anche il capo Ufficio nazionale Servizio Civile, Leonzio Borea, presente anche lui al convegno dell’Avis. “Finora il 50% delle risorse finisce alle Regioni a scapito degli Enti di volontariato – spiega – Noi vorremmo che alle associazioni e organizzazioni che lavorano sul territorio venga stanziato il 100% del fondo”. Infine Borea ritorna sull’equazione servizio civile uguale lavoro. “Il servizio civile non può essere inteso come una forma di lavoro o di ammortizzatore sociale – attacca – ecco perché non ha senso applicare un Irap dell’8%”.     

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