Welfare

Giovanardi a don Mazzi: lei è un cattivo maestro

Esclusivo. Una lettera del ministro accusa il prete antidroga di essere corresponsabile della morte di tanti ragazzi. Giovanardi: "Un fatto privato". Il fondatore di Exodus: "Che ignoranza"

di Riccardo Bonacina

Questa mattina, sul tavolo di don Antonio Mazzi è arrivata un’incredibile lettera del ministro per i Rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi in cui è scritto: “Considero priva di significato la sua decisione di non partecipare alla Conferenza nazionale di Palermo. La sua assenza ci solleverà dall’imbarazzo di avere fra i relatori un cattivo maestro corresponsabile delle stragi del sabato sera con i suoi inviti allo sballo sul mensile patinato dei discotecari italiani (il riferimento è alla rivista “Night Time”, ndr)”. Continua Giovanardi: “Per fortuna ci sono migliaia di operatori seri che parteciperanno all’appuntamento di Palermo e che hanno veramente a cuore la cura dei tossicodipendenti, piuttosto che impegnarsi in piccole polemiche politiche o peggio di schieramento di partito”. Inutile dire l’amarezza infinita di don Antonio Mazzi. Inutile dire che tutta Vita che racconta la cronaca sociale da oltre 10 anni non può che ribadire tutta la sua stima a Don Mazzi e al lavoro di tutta la Fondazione Exodus. Ed esprimere tutta la sua contrarietà di fronte alla volgarità della lettera del ministro Giovanardi che alla Conferenza Nazionale di Palermo rischierà di parlare solo con se stesso e con qualche amichetto. Pochi minuti fa la redazione di Vita.it ha raccolto ulteriori dichiarazioni del ministro Giovanardi. Eccole: “Non confermo, nè smetisco”, così il ministro per i rapporti con il Parlamento Carlo Giovanardi in una comunicazione con Vita.it commentato lo scambio di lettere con il fondatore di Exodus don Mazzi che l’esponente dell’Udc aveva definito “un cattivo maestro”. “La mia era una lettera privata succesiva ad una missiva in cui don Mazzi con espressioni di sorprendente durezza mi annunciava la sua assenza alla Conferenza nazionale sulle dipendenze di Palermo. Un appuntamento, ricordo, che si deve tenere per legge”. Quanto all’accusa rivolta al sacerdote Giovanardi dice: “Non aggiungo che tolgo nulla rispetto a quello che ho già scritto: le miei opinioni le ho già espresse. Trovo in ogni caso fuori luogo che un fatto privato venga strumentalmente dato in pasto agli organi di stampa. Nel merito delle stragi del sabato sera sono pronto ad ogni tipo di confronto con don Mazzi e con chiunque altro sia sui numeri che sulle strategie di azione. La porta è aperta a tutti.” Anche il fondatore di Exodus ha voluto aggiugere una riflessione: “Siamo sul bordo della querela, l’unica spiegazione che posso dare è che il ministro non sappia di cosa sta parlando. In una parola: ingnoranza”


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