Welfare

Giornata rifugiato: in Emilia un protocollo per diritto asilo

Si chiama "Emilia-Romagna Terra d'asilo", il protocollo regionale che critica le carenze normative della legge italiana in materia di diritto d'asilo

di Emanuela Citterio

Fuggono dalle guerre e dalle dittature, dalle calamità naturali e dall’intolleranza razziale, religiosa, etnica o politica. Ma che accoglienza trovano i rifugiati nel nostro Paese? Tra i 25 paesi dell’Unione Europea, l’Italia è l’unico a non avere una legge organica sul diritto d’asilo, riconosciuto dall’articolo 10 della Costituzione, il cui reale esercizio è tuttavia ostacolato dalle procedure di riconoscimento dello status di rifugiato previste dal regolamento emanato dal Governo nel 2004. L’Italia ha ricevuto critiche formali dalla Corte europea dei Diritti dell’uomo, dal Parlamento europeo e da numerose organizzazioni umanitarie internazionali per le espulsioni collettive operate anche nei confronti di chi fugge da guerre, violenze e persecuzioni, in diverse occasioni tra cui recenti sbarchi nell’isola di Lampedusa. In base al rapporto sul diritto d’asilo in Italia stilato dal Consorzio italiano di solidarietà, nel 2003 erano circa 38 mila i richiedenti asilo, rifugiati e beneficiari di protezione umanitaria nel nostro paese. A livello delle amministrazioni locali qualcosa si sta muovendo. Il Comune di Modena, insieme all’Anci e a numerosi enti locali, organizzazioni sindacali e del terzo settore, ha sottoscritto il Protocollo regionale “Emilia-Romagna Terra d’asilo”, che critica le carenze normative della legge italiana e sostiene l’esercizio di questo diritto fondamentale. Nel 2004 i rifugiati e i richiedenti asilo che hanno trovato accoglienza a Modena sono stati 92 si legge sul sito Emilianet. Arrivano in gran parte dall’Africa (il 51 per cento), dall’area kurda (37 per cento), dal Medio oriente e dall’Asia (12 per cento). Alle loro storie e alla loro condizione è dedicata la Giornata mondiale del rifugiato, che si celebra lunedì 20 giugno ed è dedicata quest’anno al tema del coraggio. Ma sul diritto d’asilo si confronterà nelle prossime settimane anche il Consiglio comunale di Modena, dove è in programma la discussione di uno specifico ordine del giorno. “In contrasto con le carenze normative italiane” – spiega l’assessore alle Politiche sociali, per la casa e per l’Integrazione Francesca Maletti – “il Comune di Modena assieme a enti e organizzazioni che hanno aderito al Protocollo regionale intende promuovere la cultura della tutela del diritto di asilo, diritto fondamentale per tutti coloro che, in fuga da violenze e pericoli, hanno il coraggio di ricostruirsi una vita in un nuovo paese e dare un contributo alle società che li accolgono”.


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