Non profit

Giornata nazionale del Braille

Domenica 21 febbraio si celebra la sua terza edizione

di Redazione

L’alfabeto, grazie al Braille, ha assunto forma tattile. Questo straordinario strumento, che consente ai ciechi di accedere alla ‘luce’ della conoscenza scritta, ha una sua giornata nazionale: il 21 febbraio. Si tratta di una ricorrenza che vuole sensibilizzare “l’opinione pubblica nei confronti delle persone non vedenti”: è quanto recita la legge approvata il 3 agosto del 2007, dando seguito agli sforzi e alle richieste di chi si occupa di cecità e della sua prevenzione.

La Giornata Nazionale del Braille – considerata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano una “solennità civile” – è un appuntamento che contribuisce a dare maggiore valore al sistema inventato da Louis Braille, il genio francese divenuto cieco in seguito ad un incidente nel laboratorio del padre a soli tre anni. La data è stata scelta perché coincide con la Giornata mondiale della difesa dell’identità linguistica promossa dall’Unesco, l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura.

Giovedì 18 febbraio, a Roma, verrà presentato il Braille Music Editor, un software perfettamente accessibile, in grado di scrivere la musica in braille o in caratteri comuni. Alla cerimonia interverranno Tommaso Daniele, presidente nazionale dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, insieme ad Annita Ventura e Marcello Iometti, rispettivamente presidenti regionale e provinciale dell’Unione. Nicola Stilla, presidente del Club del Braille affronterà la questione del Braille tra presente e passato. A seguire, Rocco De Vitto, professore del Conservatorio di S. Cecilia, eseguirà al pianoforte una selezione di brani musicali.

Tommaso Daniele, presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, è un sostenitore del Braille, e da anni si batte per diffonderlo, soprattutto nelle scuole.

« Il Braille è conosciuto dal 25 per cento di giovani e adulti ciechi, che lo abbinano ai nuovi apparecchi di lettura sonora, alle sintesi vocali, agli audiolibri. Le nuove tecnologie non sono concorrenziali al Braille, i due linguaggi collaborano, sono complementari. La tecnologia sta portando una rivoluzione nella vita dei ciechi, nella loro autonomia. Permette di navigare su internet, leggere testi che tradotti in Braille sarebbero troppo voluminosi e costosi. Ma il Braille resta una forma diretta di accesso alla comunicazione fondamentale per noi ciechi. È nato da un´intuizione geniale che lo ha reso accessibile a tutti. Ed è molto formativo: la lettura va più lenta, ma l’apprendimento funziona meglio. Non ha bisogno di mediazioni, è fisico»

La Giornata nazionale del Braille ha l’obiettivo di coinvolgere non solo la cittadinanza attraverso iniziative dell’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti, ma anche le istituzioni politiche, le autorità scolastiche e i mass media, per conoscere da vicino i problemi di integrazione dei non vedenti.

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it