Comitato editoriale

Giornata del Sollievo, l’impegno di Aisla

Per l’Associazione italiana Sclerosi laterale amiotrofica umanizzare le cure è «un dovere etico che deve trasformarsi in concrete pratiche cliniche». Domenica 29 maggio è dedicata alla sensibilizzazione sul sollievo dal dolore sia fisico che emotivo e sulle cure palliatiave. Il giorno precedente, sabato 28, la sezioni Aisla di Pistoia e Prato hanno organizzato con l’Ausl Toscana Centro un incontro dedicato proprio a cure palliative e Sla

di Antonietta Nembri

Con il proposito di sensibilizzare tutta la società civile al vissuto del sollievo dal dolore, sia fisico che emotivo dal 2001 si celebra a maggio la “Giornata nazionale del Sollievo” che quest’anno ricorre domenica 29 maggio. Aisla, aderisce a questa iniziativa promossa da Fondazione Ghirotti, insieme al ministero della Salute e alla Conferenza delle Regioni.
Sull’adesione la presidente nazionale dell’Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica, Fulvia Massimelli dichiara: «È fondamentale superare la retorica del dovere etico perché dobbiamo tutti impegnarci affinché si renda concreta la buona pratica clinica per una piena umanizzazione delle cure. È noto, infatti, che una malattia inguaribile porta con sé grande sofferenza, fisica, psicologica, sociale e spirituale. Questa condizione influisce pesantemente tanto sulla vita delle persone costrette a convivere con una malattia severa come la Sla, quanto su quella dei nostri cari che ci accudiscono quotidianamente».

La "Cultura del sollievo" è il cardine della giornata e della Legge 38/2010, una delle migliori leggi d’Europa e grazie alla quale per la prima volta viene garantito in Italia l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore nell'ambito dei Livelli Essenziali di Assistenza". Stefania Bastianello, direttore tecnico di Aisla aggiunge: «La legge è ancora incompiuta. Manca ancora un decreto attuativo importante, che riguarda le tariffe da applicare uniformemente sul territorio nazionale. Il nostro Paese può contare su oltre 5mila volontari che integrano attivamente i servizi di cure palliative. Questo volontariato è particolare, significa avere competenze e capacità».

"Il dato allarmante è che, nonostante siano passati oltre dieci anni dall’approvazione della legge nazionale, sono ancora troppo pochi i cittadini e le persone malate che conoscono le cure palliative e il loro diritto ad accedervi. Secondo gli ultimi dati disponibili dell’Osservatorio per il monitoraggio della terapia del dolore e delle cure palliative, in Italia solo il 45% delle persone conosce la normativa, oltre il 65% non è consapevole che le strutture sanitarie sono tenute a misurare e riportare il dolore e il 40% non è a conoscenza delle cure attuabili, anche se la quasi totalità delle sindromi dolorose sono trattabili", rimarca una nota di Aisla.

Promuovere e testimoniare, attraverso l'informazione e tramite iniziative di sensibilizzazione e solidarietà, la cultura del sollievo è un filo che unisce molte realtà impegnate nell'assistenza.
Ed è proprio con questo spirito che le rappresentanze Aisla di Pistoia e Prato, in collaborazione con la Ausl Toscana Centro, hanno organizzato un momento di confronto con la dottoressa Sabrina Pientini proprio sul tema delle Cure Palliative e Sla.
L’incontro è pubblico e si svolgerà nel pieno rispetto delle raccomandazioni Covid. L’appuntamento è per sabato 28 maggio alle ore 17,30 al circolo Mcl di Valdibrana. Necessaria la prenotazione contattando i volontari di Aisla ai numeri 335 74560041 oppure 347 3586947.

Considerato il particolare momento vissuto negli ultimi due anni e le ripercussioni che l’epidemia da Covid-19 ha avuto sul nostro Sistema Sanitario, per Aisla è fondamentale valorizzare l’impegno profuso da tutti gli operatori sanitari del Ssn quale testimonianza della vicinanza alla persona sofferente, la cui centralità e dignità sono cardini della “cultura del sollievo”. Questo l'obiettivo della giornata nazionale del sollievo, istituita nel 2001 e che quest'anno si celebra il 29 maggio.

In apertura photo by Saad Chaudhry on Unsplash

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.