Sostenibilità
Giornata contro lo spreco alimentare? Facciamola ogni giorno
Da dieci anni in Italia il 5 febbraio viene dedicato alla prevenzione dello spreco di cibo. Il presidente di Fondazione Banco Alimentare sottolinea nel suo intervento come questa data sia occasione sottolineare come i 35 anni di recupero delle eccedenze a scopo sociale siano anche un'attività che fa bene all'ambiente. Lo scorso anno sono state 44mila le tonnellate di cibo salvate dallo spreco
La Giornata nazionale di Prevenzione dello spreco alimentare del 5 febbraio nasce in Italia nel 2014 mentre la Giornata Internazionale di sensibilizzazione sulle Perdite e gli Sprechi Alimentari ricorre il 29 settembre. Entrambe sono importanti occasioni per generare una crescente consapevolezza nei cittadini verso lo spreco alimentare.
Prevenzione e buone prassi
Le parole chiave di questa giornata sono ancora una volta prevenzione dello spreco alimentare e buone prassi utili a ridurlo, anche a livello domestico e personale come sottolinea in particolare la giornata nazionale.
Per Banco Alimentare è una rinnovata occasione per valorizzare la nostra mission, ossia il recupero di eccedenze a scopo sociale che da 35 anni portiamo avanti. Per questo ogni giorno per noi è “LA” giornata di prevenzione dello spreco alimentare, perché siamo quotidianamente impegnati a sostenere l’opera di più di 7.600 organizzazioni partner territoriali che aiutano quasi 1.750.000 persone in difficoltà, evitando che cibo buono vada sprecato.
2030, obiettivo dimezzare lo spreco
Ricordiamo anche che alla lotta allo spreco e al suo dimezzamento entro il 2030, è dedicato il goal 12.3 dell’Agenda 2030 per uno sviluppo sostenibile, a cui la nostra azione contribuisce e per il raggiungimento del quale tantissimo lavoro resta da fare.
44 mila tonnellate di cibo salvate dallo spreco
Nel 2023 Banco Alimentare ha gestito a livello nazionale quasi 118mila tonnellate di cibo, di cui 44mila tonnellate salvate dallo spreco, che equivalgono a un dato stimato di 77.104 tonnellate di CO2 salvate ed evitate. Non è solo il cibo quindi, che viene sprecato, ma anche le notevoli risorse utilizzate per produrlo.
Quasi il 30% del terreno agricolo mondiale viene utilizzato ogni anno per produrre cibo al quale, se non viene restituito valore attraverso il recupero diviene perdita e spreco inaccettabili anche in termini di giustizia sociale.
Tra l’altro una recente ricerca voluta da Fondazione Banco Alimentare e condotta dal Politecnico di Milano e Fondazione per la Sussidiarietà ha evidenziato che le aziende che più donano eccedenze alimentari a scopo sociale sono anche quelle che più realizzano politiche di economia circolare in tutti i modi e in tutti i processi produttivi. Comportamenti virtuosi che si saldano per il raggiungimento del bene della nostra casa comune e di tutti noi che la abitiamo.
In apertura foto da ufficio stampa
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